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Carabinieri: individuato e denunciato il molestatore seriale dei video porno

E’ un valdarnese trentenne il molestatore seriale che avvicinava donne e ragazze e con una scusa, di solito la richiesta di informazioni, ne approfittava per mostrare video hard sul suo smartphone. I Carabinieri della Compagnia di San Giovanni Valdarno, da tempo sulle sue tracce, hanno concluso l’indagine che ha permesso di identificare e denunciare l’uomo indiziato di vari episodi di molestie a sfondo sessuale in diverse località del Valdarno aretino.
L’indagine era iniziata nella prima metà del mese, dopo la segnalazione dell’ennesimo caso a Montevarchi. Poco dopo le 8 del mattino la Centrale Operativa della Compagnia aveva ricevuto la chiamata di una donna che affermava di essere stata fermata in piazza Garibaldi da un giovane sconosciuto che l’aveva molestata. Sul posto era stata inviata una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile che dopo aver ascoltato la vittima e i testimoni aveva ricostruito la vicenda. La valdarnese era stata avvicinata dall’uomo che con un banale pretesto le aveva mostrato il display del cellulare dove scorrevano le immagini di un filmato a luci rosse e poi si era allontanato in direzione del Pestello.
Nel corso dei successivi accertamenti i militari hanno appurato che l’episodio non era isolato, ma l’ultimo di una serie e così hanno individuato le altre vittime del molestatore, sette in tutto nel giro di un anno, e gli eventuali testimoni. E nel giro di poche settimane, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile sono riusciti ad identificare e deferire alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Arezzo un giovane valdarnese di circa 30 anni ritenuto responsabile delle molestie – e in un caso anche di minaccia – in danno di donne che, da sole, si trovavano in parchi cittadini, centri commerciali o vicoli del centro.
Ripetendo sistematicamente le stesse modalità di approccio, il molestatore richiamava l’attenzione delle vittime, chiedendo un’informazione generica, in diversi casi su una palestra, e dopo la risposta, con ripetute insistenza mostrava lo smartphone che riproduceva un filmato dal contenuto pornografico invitandole, in alcuni casi, a replicare quanto visionato.
In due circostanze aveva anche seguito le donne fino a casa, una volta nell’androne condominiale e un’altra bussando alla porta dell’appartamento, e in un’altra occasione aveva minacciato una signora che voleva avvisare i Carabinieri.
L’uomo dovrà rispondere di molestie a sfondo sessuale e minacce. Durante la perquisizione domiciliare è stato sequestrato lo smartphone dell’indagato, sul quale verranno ora compiuti tutti gli accertamenti necessari a rinvenire ulteriori elementi di prova, soprattutto con riguardo ai contenuti multimediali.

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