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Comunità energetiche. Il Ministro Brunetta plaude alla proposta di Silvia Chiassai Martini

Nella giornata di ieri, a Ravenna, la presidente della Provincia di Arezzo Silvia Chiassai Martini ha partecipato all’assemblea nazionale dell’UPI, che ha affrontato vari temi, tra cui le nuove sfide  per un patto di collaborazione tra Governo, Province e istituzioni locali sull’attuazione del PNRR e lo sviluppo del Paese. Chiassai, in qualità di vice presidente dell’Unione delle Province Italiane, aveva lanciato l’idea di sviluppare un nuovo percorso di sviluppo e di progresso del Paese” in cui “le Province siano protagoniste nella costituzione delle comunità energetiche, un modello innovativo di risparmio e di autonomia, condiviso mediante il ricorso a fonti rinnovabili. Questo, personalmente, è il contributo di sfida e di visione che parte dall’attualità e che con il Covid e la guerra in Ucraina si è trasformato da emergenza ambientale a emergenza economica per famiglie, imprese e per il sistema Paese”, aveva detto Chiassai.
Un intervento ripreso dal Ministro della funzione pubblica Renato Brunetta, che ha partecipato all’evento davanti ad una folta platea di amministratori italiani, plaudendo la proposta della Provincia di Arezzo.  “Gli edifici pubblici in Italia sono circa 1 milione e pensate cosa significherebbe mettere in pannelli fotovoltaici almeno in tutte le scuole – ha detto il Ministro- Pensate alla potenza educativa, culturale, oltre che economica di questo percorso se solo riuscissimo a farlo anche solo per il 10%. Questo è uno dei modi più seri ed etici per avviare alla risoluzione del problema con le fonti energetiche rinnovabili. Per questo motivo, il Dipartimento della Funzione pubblica e l’Upi, insieme al GSE, con un protocollo collaborazione promuoveranno e sosteranno la nascita di queste comunità energetiche che punteranno in particolare alla installazione del fotovoltaico negli edifici scolastici e nei tetti del patrimonio immobiliare pubblico. Interventi che potranno dare un importante contributo energetico e dal profondo valore educativo nei confronti delle giovani generazioni”.
Brunetta ha poi ricordato che entro il 2022, gli enti locali dovranno aggiudicare appalti per 40 miliardi di euro in settori chiave non solo per il PNRR ma anche per lo sviluppo del Paese, dalla rigenerazione urbana, il dissesto idrogeologico e la riduzione del rischio, la realizzazione di scuole moderne, mense e asili, la riqualificazione dei borghi, il rinnovamento delle ferrovie, le piste ciclabili. ” Uno sforzo enorme – ha detto – per cui serve un salto di qualità nella capacità amministrativa e una capacità annua di investimento di almeno il 60%. Il terreno è arato, pronto per la semina- ha concluso  Brunetta – Da quest’anno il PNRR si calerà con i cantieri nei territori e nel quotidiano degli italiani”.

 

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