Cerca
Close this search box.

Tragedia al Las Vegas. Il titolare Mauro Bausani racconta quegli attimi terribili

Una tragedia, in una giornata caldissima di metà luglio, in mezzo a decine di bagnanti, in una delle piscine più affollate del Valdarno. Domenica scorsa ha perso la vita, annegato nelle acque del Las Vegas di San Giovanni, una delle strutture più conosciute della zona, un uomo di origine indiana di 43 anni. Non è morto subito, ma poche ore dopo al Policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena, dove era stata trasportato con l’elisoccorso Pegaso per un ultimo, disperato, tentativo. Ma quando i sanitari del 118 sono arrivati, si sono subito resi conto che la situazione era molto complicata. Anche la moglie si è sentita male in acqua, ma per fortuna è riuscita salvarsi. Sono sotto choc i titolari dl Las Vegas, uno dei luoghi maggiormente frequentati dai valdarnesi, con le piscine che fanno registrare, in queste settimane torride, il tutto esaurito. Ed era così anche domenica scorsa, con le temperature vicine ai 40°.
“In quasi quarant’anni di attività, non ci siamo mai trovati di fronte ad un episodio di questo tipo. Non riesco ancora a capacitarmi di come lei ce l’abbia fatta mentre lui no”. Ha gli occhi lucidi Mauro Bausani, mentre ripercorre i fatti di domenica pomeriggio. Il titolare della piscina-ristorante Las Vegas, con voce strozzata, racconta gli attimi della tragedia che ha visto un uomo di origine indiane perdere la vita annegando nelle acque dello stabilimento di Lungarno Sette Fratelli Cervi.
Marito e moglie si sono gettati in acqua e non è chiaro se si siano sentiti male perché si sono trovati in difficoltà nuotando o perché avevano mangiato poco prima di fare il bagno. La versione più diffusa è che entrambi non sapessero nuotare. In quel preciso momento, quindi, deve aver prevalso la paura.
“I due non si sono tuffati, ma una volta entrati in acqua – racconta Bausani – hanno camminato all’interno della vasca fino ad arrivare nel punto in cui non si riesce a toccare con i piedi il fondo.
Non c’è stata un grido di allarme, i bagnini si sono subito attivati, notando che si stava generando una situazione di pericolo in piscina”.
Inizialmente è stata tratta in salvo la donna, perché l’uomo era già sprofondato, inghiottito dalle acque. Non appena il primo bagnino si è accorto che sotto la donna un’altra persona stava bevendo copiosamente, ha prontamente segnalato il fatto al collega, che pochissimi istanti dopo si è tuffato recuperando l’uomo che aveva perso conoscenza. “I bagnini hanno praticato immediatamente le manovre di rianimazione – continua il titolare – La donna ha rimesso subito, poi dopo pochi minuti anche il compagno”. L’uomo però non è tornato in sé. “Le cause possono essere molteplici – continua – anche il malore una volta entrati in acqua, visto che avevano pranzato da poco”.
Allo stesso modo, è difficile procurarsi delle congestioni con l’acqua delle piscine anch’essa al di sopra delle normali temperature, visto il caldo record che si registra ormai da settimane. Difficile che subire uno sbalzo termico tale da provocare un estremo malessere. Tutti elementi, magari in conflitto tra loro, che dovranno essere composti come tessere di un puzzle per chiarire le cause del tragico evento.
“Una storia assurda – prosegue Bausani, visibilmente scosso dalla vicenda – mi metto nei panni dei bagnini che sono dovuti intervenire per soccorrere contemporaneamente due persone in un caso del genere. Ringrazio, oltre ai ragazzi della piscina che sanno benissimo in che modo agire, anche il personale della Misericordia. Fortunatamente le operazioni di soccorso dei nostri bagnini si sono svolte secondo procedura. Quello che potevamo fare, l’abbiamo fatto. Sui giornali si legge di tanti drammi, e non pensi mai che possa capitare anche a te. Nel corso degli anni abbiamo salvato tantissime persone, che si sono trovate in situazioni simili di difficoltà, qualcuno anche in condizioni gravissime. È senza dubbio una bella batosta, siamo tutti distrutti. I dipendenti sono a pezzi. Non sappiamo come andare avanti in questi giorni”.

Francesco Tozzi

 

Articoli correlati