Cerca
Close this search box.

Claudio Lalli sulla casa della comunità di San Giovanni. “Teatrino scandaloso”. E rivendica il ruolo dei civici

“Sulla casa della comunità la verità non è quella raccontata dal sindaco Vadi, dagli assessori Franchi e Pellegrini e dagli ascari della sinistra dei puri più puri”. Il segretario delle liste civiche sangiovannesi Claudio Lalli rivendica il ruolo che ha avuto il suo gruppo nella scelta di realizzare la struttura sanitaria non più nei giardini del Calambrone, ma in viale Gramsci. Indice puntato contro la ricostruzione avvenuta negli ultimi giorni.
“È stato l’intervento dell’opposizione a bloccare uno scempio? Macché! È stato il semplice e puro buon cuore del Sindaco, che tra un libro a Palomar ed un concerto in Piazza ha deciso di ascoltare i cittadini!! – ha ironizzato Lalli – Gli stessi cittadini ai quali voleva (di nascosto!! ) mettere il cemento in camera da letto! Prima volevano imporre il cemento al Calambrone, poi vogliono l’applauso, dopo aver preso dei sonori schiaffi per averci ripensato! Da questo teatrino scandaloso ci limitiamo a contrapporre i temi che noi, in perfetta solitudine, abbiamo condiviso con i cittadini, confrontandoci con loro e raccogliendone rabbia ed amarezza”.
Le liste civiche sangiovannesi hanno sottolineato che la casa della comunità è una grande opportunità per la città di San Giovanni e la volontà è che venga costruita senza se e senza ma. “Non abbiamo condiviso la scelta dell’ubicazione al parco Falcone e Borsellino diversamente dalla giunta e della sua maggioranza Pd in consiglio comunale – ha continuato Lalli – Lo abbiamo detto pubblicamente: da dicembre 2021 a giugno 2022 nessuna occasione è stata utilizzata per condividere con i cittadini la scelta, e solo dopo che abbiamo evidenziato l’inopportunità del luogo, magicamente, il giorno prima della nostra manifestazione pubblica si è modificata l’ubicazione. Cambiare idea solo dopo che noi e tanti cittadini abbiamo sollevato la questione è saggezza e lungimiranza? Forse era possibile un confronto propositivo prima? Ora che l’effetto annuncio è finito, ci chiediamo quando gli atti confermeranno le scelte, perché la voglia di comunicarlo prima della nostra manifestazione del 19 luglio era troppo forte e non ha previsto la predisposizione degli atti. Attendiamo fiduciosi e intanto accogliamo la richiesta della gente per una raccolta firme che lo sancisca in un consiglio comunale straordinario e aperto al pubblico. Magari – hanno aggiunto i civici – potrebbe essere l’occasione di un serio approfondimento non solo del luogo in cui costruire la casa della comunità Hub, ma per discutere anche della nostra sanità territoriale che probabilmente qualche problemino lo ha.
Un’ultima considerazione infine…Se la scelta della giunta Vadi e della sua maggioranza era giusta e motivata con il progetto al Calambrone, perché non andare avanti? Non emerge nessuna responsabilità su una retromarcia clamorosa, oppure vogliamo farla passare come un’opera di grande ascolto della città? Siamo noi i superficiali?
Ricordiamo con molta tranquillità a tutti quelli che cambiano idea che l’opposizione fa il suo mestiere e rappresenta metà della città che esige solo un po’ di rispetto”.

L’intervento di Claudio Lalli

 

Articoli correlati