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San Giovanni: miasmi dai container con i rifiuti e scatta l’ordinanza del Comune

Carri merci carichi di rifiuti urbani fermi alla stazione di San Giovanni, gocciolio di percolato e cattivi odori e scatta l’ordinanza del comune che intima di rimuoverli.
Lo stop dei vagoni per un motivo non programmato, anche a causa dell’alta temperatura esterna, ha prodotto un gocciolio di percolato con relativo cattivo odore e proteste dei residenti, dei pendolari e degli operatori commerciali dei dintorni. Da qui il provvedimento sindacale contingibile e urgente che intima al proprietario dei container Enki Srl e al trasportatore Mercitalia Rail Srl l’immediato ripristino delle condizioni di sicurezza.
Ieri mattina la polizia municipale aveva ricevuto le segnalazioni dei miasmi provenienti da container posizionati sopra carri merci nello scalo.
Avvertite le autorità competenti, è stato eseguito un sopralluogo congiunto dagli agenti della municipale, il funzionario dell’ufficio ambiente del Comune, i funzionari di Arpat e di Asl alla presenza di Rete ferroviaria italiana SpA, titolare della zona dove stazionano i carri merci.
E’ emerso che i carri ferroviari, con copertura telonata, contenenti container di rifiuti urbani, sono trasportati da Mercitalia Rail Srl e il proprietario dei container è l’impresa Enki Srl.
Pertanto il Comune ha provveduto a emanare un’ordinanza contingibile ed urgente (ai sensi dell’art. 50 del Dlgs 267/2000) intimando a titolare dei container e trasportatore l’immediato ripristino delle condizioni di sicurezza dei container al fine di prevenire pericoli per la pubblica incolumità.
L’ordinanza, oltre che ai destinatari, è stata notificata ad Arpat, Ausl Toscana Sud Est, Procura della Repubblica (al magistrato di turno) ed alla Prefettura (quale attività di governo) con i quali il vicesindaco ed il funzionario dell’ufficio ambiente sono stati costantemente in contatto per l’intera giornata di ieri per la celere risoluzione della criticità.
In attesa dell’intervento per il ripristino delle condizioni di sicurezza dei carri, Mercitalia Rail ed Rfi hanno immediatamente attivato un intervento per escludere che le piccole quantità di percolato potessero penetrare nella massicciata ferroviaria.

Nella serata di ieri Arpat ha disposto il sequestro probatorio del convoglio per consentire al magistrato di effettuare gli accertamenti necessari, affidandone la custodia a Rfi in quanto gestore dell’infrastruttura dove stazionano i carri ferroviari.
“Questa situazione straordinaria ed eccezionale costituisce un enorme disagio per i cittadini di San Giovanni Valdarno – dichiara il vicesindaco di San Giovanni Valdarno che ha emesso l’ordinanza –. Coloro che abitano nelle prossimità della stazione ferroviaria sono obbligati a sopportare un odore acre ed intenso e sono impossibilitati ad aprire le finestre che, con un clima così rovente, diventa una criticità quotidiana insostenibile. Contiamo che tutti gli enti coinvolti, Procura della Repubblica, Prefettura, Arpat, Rfi mettano in atto azioni immediate affinché i carri merci vengano immediatamente rimossi dai binari della stazione ferroviaria di San Giovanni Valdarno e che sia individuato al più presto un sito idoneo allo svolgimento delle verifiche che la Magistratura vorrà effettuare e che certamente non possono e non debbono svolgersi presso la stazione del nostro comune a ridosso di centri abitati. La causa che ha portato a stazionare, senza che ve ne fosse previsione, i carri alla stazione di San Giovanni non può assolutamente trasformarsi in un disagio ed un potenziale rischio igienico sanitario per i cittadini di San Giovanni Valdarno, in un momento già di forte sacrificio dovuto alle alte temperature climatiche. Facciamo quindi appello alla Magistratura, alla Prefettura e a Rfi/Mercitalia Retail affinché quanto prima riescano ad individuare la soluzione per far ripartire il convoglio. Ci riserviamo di procedere ulteriormente se questa situazione perdurerà troppo a lungo”.

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