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“Il convoglio deve essere spostato”. Istanza urgente del comune di San Giovanni alla Procura della Repubblica

Questa mattina dal comune di San Giovanni Valdarno è partita una istanza urgente alla Procura della Repubblica di Arezzo per chiedere lo spostamento dei vagoni merci fermi ai binari 5 e 7 della stazione cittadina. Il convoglio ferroviario è stato posto sotto sequestro per problemi igienico sanitari.  Il documento è stato inviato per conoscenza alla Prefettura, ad Arpat Arezzo, a Rfi, Mercitalia rail Srl e Enki Srl. Nel tardo pomeriggio di ieri personale dell’azienda sanitaria, sollecitata dall’amministrazione comunale, ha fatto un nuovo sopralluogo all’interno dello scalo, dal quale sono emerse preoccupanti valutazioni.
“Considerate le condizioni climatiche del periodo – si legge nel documento dell’Ausl – e che il persistere dello stazionamento del convoglio determina problemi igienico sanitari, considerato che tale inquinamento odorigeno genera malessere negli abitanti, ai fini della tutela della salute pubblica riteniamo opportuno dislocare il treno contenente i container in un’area a scarso insediamento di civili abitazioni e attività commerciali allontanandola quanto prima dall’area urbana”.
Insieme all’istanza presentata stamani alla Procura di Arezzo, anche la documentazione della Asl. Dal municipio sangiovannese è stato sottolineato il “potenziale rischio per la salute dei cittadini”. Senza dimenticare numerose segnalazioni arrivate nella tarda serata di ieri e nelle prime ore di questa mattina riguardo persistenti miasmi provenienti dal convoglio. È quindi necessario, come è stato ribadito anche nelle ultime ore, che vengano presi provvedimenti urgenti ed immediati per spostare dal centro abitato i vagoni.
“Facciamo appello a tutti i soggetti coinvolti, alla Procura della Repubblica, ad Arpat, all’Ausl, ad Rfi, a Mercitalia Retail e Enki affinché il mezzo possa essere rimosso prima possibile dal centro abitato e cessino finalmente i disagi per la popolazione di San Giovanni Valdarno, vittima degli insopportabili miasmi che continuano a invadere la città – ha detto il vicesindaco Paola Romei – I rifiuti fermentano nei carri, date le alte temperature di questi giorni e costringono i cittadini a tenere le finestre chiuse, seppur in queste condizioni climatiche. Per questo ci è sembrato doveroso, anche a seguito delle valutazioni della Ausl, provvedere con istanza urgente alla Procura della Repubblica”.
Questa mattina intanto si sono concluse le operazioni di sigillatura e messa in sicurezza dei vagoni in adempimento dell’ordinanza comunale di lunedì 1 agosto; si attende adesso l’autorizzazione del Magistrato per dislocare il convoglio in altra sede. Nella convalida del sequestro veniva infatti richiesto a Rfi di individuare, entro 48 ore, un sito idoneo per spostare il treno e poter effettuare le verifiche necessarie.

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