Cerca
Close this search box.

La paradossale situazione dell’Ivv specchio dell’Italia di oggi. Stamani da Carresi anche la Rai e Sky

Ha fatto il giro d’Italia la notizia pubblicata ieri dalla nostra redazione e dal quotidiano La Nazione sulla paradossale situazione che sta vivendo l’Ivv di San Giovanni. Il prezzo del metano è ormai fuori controllo e l’azienda è di nuovo costretta a sospendere la produzione, a tre mesi dalla riaccensione dei forni, che erano stati spenti per la prima volta a metà febbraio. Una situazione incredibile quella che si vive all’interno dell’Industria Vetraria Valdarnese di Lungarno Guido Reni, se si pensa che gli ordinativi sono in crescita del 35% rispetto al 2021. Ma le bollette, schizzate alle stelle, non lasciano grossi margini di manovra e il consiglio di amministrazione, nei prossimi giorni, a meno di sorprese dell’ultim’ora, delibererà la sospensione degli impianti di produzione a partire da metà settembre sino a fine anno.
Ben poco è stato fatto in questi mesi per sostenere le attività del settore e lunedì scorso è arrivata l’ultima bolletta del mese di luglio. 218.000 euro di metano contro i 61.800 euro dello stesso periodo del 2021. Il triplo. “A queste condizioni, capite voi che è impossibile andare avanti – ha detto il presidente della Cooperativa Simone Carresi -. Già alla scorsa assemblea dei soci avevamo paventato questa possibilità. Il Cda è pronto, purtroppo, ad assumere questa dolorosa ma inevitabile decisione”. L’azienda sta lavorando sul fronte degli ammortizzatori sociali, come già avvenne nei mesi, con la cassa integrazione per i dipendenti. “Per fortuna il lavoro non manca e gli ordinativi sono in crescita. Per questo – ha detto Carresi – ci organizzeremo per evaderli, come abbiamo fatto in passato”. La situazione dell’Ivv è simile a quella di tante altre imprese italiane e rischia di deflagrare nelle prossime settimane se non si metterà un freno a questa corsa al rialzo. La vicenda è venuta alla luce, l’autunno scorso, quando dall’azienda sangiovannese arrivarono le prime indiscrezioni, che poi si sono tramutate in certezze. Carresi ha incontrato, in questi lunghi mesi, politici e rappresentanti istituzionali.
Non sono mancati faccia a faccia con la Regione e consigli comunali straordinari, alla presenza dell’assessore Leonardo Marras. Ma quello che è stato fatto non basta. Ci vogliono interventi economici molto importanti e anche misure strutturali. Altrimenti il destino di molte realtà produttive italiane sarà inevitabilmente segnato. Parliamo tra l’altro di un’azienda storica che quest’anno ha celebrato i 70 anni di attività. E’ stata fondata nel 1952, come una Cooperativa di Lavoratori. Ha coniugato ricerca sulla materia, creatività e design con tradizione artigiana , tecniche di produzione avanzate e controllo dei processi. Fortissimo è il legame con il territorio, con la sua eredità di cultura e tradizioni, da sempre fonte di ispirazione per la creatività dell’impresa. Ha uno stabilimento di oltre 7.500 mq ed è presente in oltre 70 paesi. Adesso si apre quindi una fase di stop dei forni. Una procedura complessa che comporterà almeno due settimane di lavoro. Dai primi di ottobre, quindi, all’interno dello stabilimento le macchine saranno definitivamente spente, in attesa che la politica inizi seriamente a pensare al futuro di queste imprese. E che non siano promesse da campagna elettorale. Queste settimane, sicuramente, non mancheranno interventi di politici di ogni schieramento. L’importante è che dalle parole si passi ai fatti.
Intanto la vicenda Ivv approda sui principali mezzi di informazione nazionale. Questa mattina un giornalista del quotidiano La Stampa ha incontrato il presidente Carresi e all’interno dello stabilimento si sono presentate anche troupe della Rai e di Sky.

Articoli correlati