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Chiesa toscana in lutto per la morte di Mons. Gastone Simoni

Grave lutto per la Chiesa toscana e valdarnese. Si è spento questa sera alla casa di cura di Villa Torregiani a Fiesole il vescovo emerito di Prato mons. Gastone Simoni.
A comunicare ai sacerdoti la scomparsa del suo predecessore è stato il vescovo di Prato mons. Giovanni Nerbini. Appresa la notizia, il presule si è raccolto in preghiera. “Sentiamo il dolore – sono le sue prime parole – di una grave perdita, ma siamo grati al Signore per averci donato un grande Pastore che ha segnato la storia ecclesiale e civile di Prato”.
Mons. Simoni aveva 85 anni ed era stato colpito da un secondo ictus a metà agosto dopo un analogo episodio in aprile , dal quale si era, sebbene per poche settimane, parzialmente ripreso.
La sua è stata una vita dedicata completamente alla Chiesa e alla gente: prima da Vicario generale di Fiesole, in Valdisieve, Valdarno superiore, Chianti e Casentino; poi, da Vescovo, nella Diocesi pratese che ha guidato per 20 anni. Ma anche un Pastore che ha girato l’Italia come apostolo della Dottrina Sociale della Chiesa. Simoni ha attraversato da protagonista mezzo secolo di vita ecclesiale, sociale e culturale in Toscana e non solo.
Nato a Castelfranco di Sopra il 9 aprile del 1937, era stato ordinato presbitero il 1 gennaio 1960 per la diocesi di Fiesole. Alla guida della diocesi di Prato d 7 dicembre 1991 aveva lasciato nel 2012 per sopraggiunti limiti di età. È stato anche presidente ad interim della Commissione Episcopale per la cultura e le comunicazioni sociali e membro della Conferenza Episcopale Toscana.
Instancabile tessitore di relazioni sociali e di iniziative di inclusione e di carità – il “bene comune” è stato il faro costante del suo episcopato – è stato una figura molto conosciuta a livello regionale e anche nazionale per il suo spessore spirituale e la sua statura culturale: è stato considerato uno dei massimi esperti della Dottrina Sociale della Chiesa in Italia e, per il suo lungo impegno di animazione e di accompagnamento morale dei cattolici impegnati in politica – fondò la rivista e il movimento “Supplemento d’anima” – un apostolo del cattolicesimo sociale. Unire la parola – a cominciare da quella della Sacra scrittura – al pane spezzato: è stata questa la cifra del suo ministero di prete e di Vescovo. Coscienza, spesso critica, della comunità pratese, la sua voce si è levata chiara per la difesa della vita come del lavoro, degli immigrati e contro lo sfruttamento, per i poveri e a favore degli imprenditori che investono e creano occupazione.

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