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Ivv. Ad agosto bolletta del gas verso i 300.000 euro. E Carresi domani sera potrebbe essere ospite di Nicola Porro

“Il mese di agosto prevediamo una bolletta di 300.000 euro, almeno 80.000 euro in più rispetto a quella di luglio”. E sconcertato il presidente dell’Ivv Simone Carresi quando ci illustra questa simulazione sui costi energetici, schizzati alle stelle. Impossibile andare avanti, e a metà della prossima settimana il Cda delibererà l’interruzione della produzione da metà settembre almeno fino a Natale. Poi, se le condizioni lo permetteranno, i forni si riaccenderanno nuovamente. Nel frattempo la vicenda della storica vetreria di San Giovanni ha fatto il giro d’Italia. Stasera all’interno della trasmissione Rai “Carta Bianca” andrà in onda un servizio sull’azienda valdarnese, mentre ieri mattina si è presentata nello stabilimento di Lungarno Guido Reni una troupe della trasmissione di Rete 4 “Controcorrente”. Domani sera, poi, Carresi potrebbe essere ospite del talk show di Nicola Porro sulle reti Mediaset “Quarta Repubblica”, ma in questo caso non c’è ancora la conferma ufficiale. Per spiegare quello che sta accadendo all’interno dell’Ivv, ma anche in molte altre realtà produttive italiane, basta fare due conti. Nel luglio nel 2021 la bolletta del gas metano era di poco superiore ai 60.000 euro. Ad agosto si toccheranno, molto probabilmente, i 300.000 euro. Cinque volte tanto.
Una follia. I forni furono spenti per la prima volta lo scorso mese di febbraio. A giugno la ripresa. Tre mesi dopo un nuovo, inevitabile stop, in una situazione, per giunta, paradossale, con gli ordinativi in aumento di quasi del 40%. “Noi stiamo cercando di organizzarci per soddisfare gli ordini, ma si potrebbero creare disservizi nei confronti della clientela, senza contare la situazione psicologica nella quale lavorano i nostri dipendenti”. Sono 51. Molti di loro andranno in cassa integrazione a zero ore, altri a rotazione, perché comunque le commesse devono essere evase. Delusione anche per le scelte adottate dal governo centrale. “La manovra finanziaria ha previsto una serie di contributi per tutta la ceramica artistica tradizionale, mentre per il settore vetro si è deciso di scegliere solo il distretto di Murano. Evidentemente hanno più forza di noi. Anche questa è una grande delusione”, ha detto Carresi.
Riguardo la Regione Toscana, è attivo un tavolo sul settore. “Speriamo di essere riconvocati a breve, ad oggi fatti concreti non ce ne sono stati”. Intanto sulla vicenda Ivv è intervenuta Silvia Chiassai Martini, sindaco di Montevarchi e presidente della Provincia di Arezzo. “ Condivido l’amarezza e l’arrabbiatura della dirigenza sangiovannese di fronte all’immobilismo del Governo e della Regione e in mancanza di misure a sostegno delle imprese – ha detto – Non da ora, ma già lo scorso febbraio avevo chiesto al Presidente Giani di intervenire per la salvaguardia della produzione e dei livelli occupazionali in un settore che è un’eccellenza per la nostra regione. Un appello caduto nel vuoto visto che il Presidente non ha mai risposto a solleciti ed istanze non solo dell’Ivv ma di tutto il comparto energivoro. Mentre la Provincia e i Comuni si stanno muovendo per l’autonomia e il risparmio tramite la realizzazione di comunità energetiche – ha aggiunto – la Toscana è latitante contrariamente ad altre Regioni , come il Veneto, che ha destinato subito tre milioni di euro per aiutare le imprese del vetro artistico di Murano. Chiedo urgentemente alla Regione almeno di fare la sua parte togliendo l’accisa regionale che cresce in maniera esponenziale in rapporto al costo dell’energia per dare respiro alle nostre aziende. Sono vicina all’Ivv e ai suoi lavoratori che rappresentano storia e tradizione del territorio”, ha concluso Chiassai.

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