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Il candidato dei 5 Stelle Pierazzi: “Salario minimo a 9 euro all’ora e riduzione dell’orario di lavoro”

“Paghe orarie che spesso non raggiungono i 3 o i 4 euro l’ora. La piaga sociale che ad oggi colpisce più di 4 milioni e mezzo di italiani è il salario minimo al di sotto della soglia di dignità”. Lo chiede Tommaso Pierazzi candidato valdarnese del Movimento 5 Stelle alla Camera, che punta il dito contro i “contratti pirata che danneggiano non solo i lavoratori ma anche le aziende “serie” dove si applicano i contratti nazionali”. Prendendo atto della previsione del Censis secondo la quale in Italia nel 2050 ci saranno 5,7 milioni di lavoratori poveri, Pierazzi illustra la posizione del M5S: “Dobbiamo agganciarci ai contratti collettivi più rappresentativi delle associazioni datoriali di categoria per eliminare le paghe “da fame”: il punto di riferimento deve essere un salario minimo non più basso di 9 euro l’ora”. A questo si aggiunge la proposta sull’orario di lavoro: “L’Italia è il paese dove lavoriamo di più e produciamo meno. La media annua di ore lavorate procapite in Italia è di 1723 ore l’anno, in Germania 1356, in Francia intorno a 1500. Per questo nel nostro programma oltre al salario minimo, proponiamo la sperimentazione di una riduzione dell’orario di lavoro soprattutto nei settori a più alta intensità tecnologica. Le imprese che aderiranno al programma beneficeranno di esoneri, crediti di imposta e incentivi per l’acquisto di nuove dotazioni tecnologiche e nuovi macchinari”.

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