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La migrazione dell’ibis eremita tocca ancora Cavriglia. 26 esemplari in sosta nell’aviosuperficie guidati dagli ultraleggeri

Sono arrivati con camper, roulotte e ultraleggeri. Una piccola carovana che si muove per l’Europa per accompagnare la migrazione dell’Ibis eremita e che stamani ha fatto tappa all’aviosuperficie di Cavriglia. Una sosta ormai abituale nel percorso virtuoso di un progetto di salvaguardia di una specie a rischio estinzione. Il nuovo viaggio per portare 26 esemplari dal cuore dell’Austria, a Salisburgo, fino all’oasi naturale Wwf di Orbetello è iniziato il 16 agosto e si è concluso oggi dopo 800 chilometri di volo.

L’ibis eremita è scomparso allo stato selvatico nell’Europa centrale da oltre 400 anni, sopravvivendo solo in cattività sino a quando,  nell’agosto del 2013, si è lavorato per la reintroduzione in boschi e pianure con il progetto che unisce Austria, Germania e Italia nell’ambito del programma dell’Unione Europea Life + Biodiversità, basato su uno studio del gruppo Waldrappteam. Nel 2014 è stato ottenuto un primo finanziamento europeo, confermato di recente per altri 6 anni, con l’obiettivo di reintrodurre alcuni esemplari in Austria, Germania e Italia. Un piano ambizioso che si sviluppa in step: i pulcini nati negli zoo dopo 3 giorni vengono allevati dalle mamme umane adottive e addestrati a seguirle in aria dietro un ultraleggero per prepararli così a migrare verso i luoghi di svernamento. A primavera poi il rientro al Nord in autonomia e senza accompagnatori perché l’itinerario è già stato memorizzato dagli animali e lo ripeteranno alla fine dell’estate successiva ripartendo con le nuove generazioni. Un’opera che nel tempo è riuscita a reintrodurre nel proprio habitat circa 160 ibis e che, grazie all’entusiasmo di chi la realizza, è un sostegno concreto alla tutela faunistica tanto da essere balzata agli onori delle cronache internazionali e celebrata anche dalle trasmissioni televisive cult del settore. Atterrati nel campo volo cavrigliese attorno alle 10, dopo un breve riposo, uccelli e volontari sono decollati verso la laguna grossetana dove hanno planato felicemente.

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