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Caro bollette: Comuni in difficoltà e servizi a rischio taglio. Castelfranco Piandiscò si appella a Regione e Governo

Caro bollette anche per i Comuni e sindaco e Giunta di Castelfranco Piandiscò hanno chiesto alla Regione o al Governo di intervenire al più presto per evitare che gli enti locali siano costretti a sacrificare servizi essenziali per i cittadini.
“I recenti aumenti del costo dell’energia elettrica e del gas – ricordano – hanno colpito in maniera importante imprese e famiglie ma non è affatto da sottovalutare l’impatto che hanno avuto e avranno nei prossimi mesi anche sulle casse dei Comuni e degli altri enti locali”.
“Prendendo a base il costo dell’energia del mese di luglio 2022 (ultima bolletta ricevuta) e tenendo conto che è il mese con il minor consumo energetico vista la chiusura di scuole e attività sportive e con il minor numero di ore notturne, abbiamo quantificato una spesa pari a 45.000 euro che, rapportata all’anno, ci porterebbe ad un costo totale di 540.000 euro. Nel 2021 la spesa complessiva per l’energia è stata pari a 220.000 euro, con un calcolo molto ottimistico si stima quindi un aumento pari a 320.000 euro. La situazione più probabile, invece, è che per il 2022 si arrivi ad una spesa di 600.000 euro”, che avrebbe potuto superare il milione di euro senza i risparmi dovuti agli investimenti realizzati di recente come l’installazione di impianti fotovoltaici, di illuminazioni a Led e l’adattamento dei corpi illuminanti alla diminuzione graduale fino alla metà.
Ancora presto invece per ipotizzare il salasso del gas, ma sulla base delle nuove tariffe si pensa che il costo possa essere il triplo rispetto all’anno passato e la differenza sia di circa 120 mila euro.
“Il Comune di Castelfranco Piandiscò è da tempo attivo nella ricerca di fondi per investire sul risparmio energetico, si ricordi ad esempio l’aggiudicazione del bando per l’efficientamento energetico degli impianti sportivi – continuano sindaco e Giunta – ma sono risparmi che si vedranno nel medio/lungo periodo e non risolvono nell’immediato la crisi energetica che ha comportato un enorme aumento della spesa corrente”. Da qui la richiesta di azioni incisive per evitare ripercussioni sui servizi alla popolazione.

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