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Polynt, Uiltec Uil: “Politica e istituzioni prendano decisioni rapide a protezione del lavoro”

Polynt: “La politica e le istituzioni prendano decisioni rapide a protezione del lavoro”. La sollecitazione arriva dalla Uiltec Uil Toscana Sud all’indomani dell’incontro fra le Rsu e la direzione aziendale del gruppo chimico per analizzare le ricadute dei costi energetici che ha dovuto fronteggiare dal mese di luglio e destinate a protrarsi anche in futuro.
“L’amministratore delegato Rosario Valido – spiega il segretario territoriale Valter Capitani – ha illustrato al Coordinamento sindacale la situazione aziendale dovuta a questa congiuntura. La competitività, per adesso solo su alcune linee di prodotti che si producono a Scanzorosciate e San Giovanni, risulta compromessa dai costi energetici e delle materie prime fuori controllo, e la concorrenza delle società extra europee, che si avvalgono di costi energetici dieci volte più bassi, si fa sentire sulle attività europee del gruppo”.
“In questo quadro di difficoltà, dovuto al protrarsi del conflitto in Ucraina e alle speculazioni finanziare sui beni energetici, si rende necessario un piano di azione per contenere questi effetti che non può prescindere dalla richiesta di un intervento, inevitabilmente richiesto alla politica e al governo, da attuare al più presto, per salvare famiglie e imprese, con contributi efficaci per rendere possibile il pagamento delle bollette, aumentate fino a 10 volte rispetto a un anno fa”.
Per contenere un problema che al momento riguarda solo una parte delle attività e in prospettiva recuperare la competitività perduta su alcune linee di prodotti si prenderanno contatti con le istituzioni pubbliche per ottenere le autorizzazioni necessarie a utilizzare combustibili alternativi al metano, come butano, gasolio o altro, che oggi hanno prezzi decisamente inferiori. “Fondamentale però è la velocità e la capacità della risposta della politica – riprende Capitani – senza le quali non è possibile investire per realizzare rapidamente questa conversione negli impianti”.
Allo stesso tempo è stato programmato un piano di riduzione dei costi in tutte le sedi europee del gruppo con lo stop per circa due mesi, a partire da ottobre, alla produzione di anidride trimellitica a Scanzorosciate e di un plastificante prodotto in una delle due linee dell’impianto plastificanti R3 a San Giovanni.
“Sarà aperta la procedura di cassa integrazione ordinaria per circa 10-15 persone a rotazione su 240 dipendenti nello stabilimento valdarnese – continua il sindacalista – e alcune decine in quello di Scanzorosciate, che conta 450 dipendenti, previo utilizzo di ferie residue e simili istituti (permessi ecc.). Gli incontri tra azienda e sindacati, si svolgeranno negli stabilimenti interessati, entro un paio di settimane. Le altre sedi italiane, per ora non sono toccate da questo provvedimento”.
“La Polynt SpA è una multinazionale di primo piano nel suo settore, che impiega in Italia quasi mille persone. Come Uiltec-UIL sollecitiamo pertanto con forza le istituzioni pubbliche e politiche a prendere rapide decisioni a protezione del lavoro, sia delle grandi che delle piccole imprese che dei lavoratori, delle famiglie e dei pensionati, garantendo i sostegni economici necessari, dando risposte veloci ed efficaci per affrontare questa crisi energetica, soprattutto inflazionistica, che sta duramente colpendo tutti noi e tutta la nostra economia”.

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