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Sangiovannese-Arezzo. “Orgoglio Amaranto” chiede di valutare anche l’inversione di campo. “Priorità, tutelare i tifosi”

Tengono banco gli sviluppi sulla sede del derby di domenica prossima tra Sangiovannese e Arezzo e, soprattutto, sulla limitata capienza dello stadio di Figline. 600 i biglietti riservati ai tifosi amaranto, poco più quelli che andranno agli azzurri. Il Del Buffa può contenere 1.250 spettatori. Pochi per una partita del genere e sulla vicenda ha preso posizione anche Orgoglio Amaranto.
“Per noi le partite di calcio sono da sempre un concentrato di emozioni da vivere sugli spalti dello stadio – ha spiegato l’associazione – Per questo motivo siamo attoniti vedendo il pressappochismo con cui si sta preparando la sfida di domenica tra Sangiovannese ed Arezzo. La squadra di casa, come da tempo prevedibile, ad una settimana dalla partita non ha ultimato i lavori di ristrutturazione del proprio impianto ed ha il dovere di trovare una soluzione alternativa idonea. È evidente a tutti che la scelta dello stadio “Del Buffa” di Figline Valdarno non sia quella giusta. I 1250 tagliandi messi a disposizione dalle autorità competenti non sono assolutamente sufficienti a soddisfare la voglia di esserci dei tifosi delle due squadre”.
Per Orgoglio Amaranto occorre, visto che il tempo ancora ci sarebbe, correre ai ripari e trovare una soluzione più idonea per non lasciare fuori nessuno. “I tifosi non possono essere chiamati a raccolta solo nel momento del bisogno, i tifosi sono un patrimonio che le società devono tutelare. Questo è uno di quei momenti in cui è necessario dimostrarlo con i fatti e non a parole – ha aggiunto OA – Auspichiamo che la Lega Dilettanti, le autorità e le due società trovino una soluzione per soddisfare le richieste di chi ancora preferisce godersi la partita allo stadio piuttosto che dal divano del salotto. Come comitato di tifosi e socio di minoranza Orgoglio Amaranto ha tra gli obiettivi quello di tutelare i tifosi e per questo ribadiamo la richiesta ufficiale affinché sia messo a disposizione un congruo numero di biglietti destinati agli aretini, altrimenti proponiamo l’inversione del campo. Le soluzioni ci sono, basta volerle applicare”.

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