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Grande successo per “Viviamo Soffena”. Alla scoperta della bellissima abbazia di Castelfranco

“Viviamo Soffena” a Castelfranco di Sopra per scoprire i capolavori dell’abbazia di San Salvatore con visite guidate e laboratori artistici gratuiti. L’iniziativa, che ha riscosso un ottimo successo, si è tenuta sabato scorso, organizzata dalla Direzione regionale musei della Toscana, in collaborazione con il Comune unico dell’altopiano,. Aperte in via straordinaria le porte del complesso per un pomeriggio ricco di attività incentrate sugli affreschi, uno dei beni più preziosi di un luogo molto amato dalla comunità locale e ancora poco conosciuto dal grande pubblico.

La Pieve romanica di Soffena risale all’anno mille ma nel 1700 fu destinata ad uso agricolo, disperdendo i tratti originari. Dopo il 1960 lo Stato acquistò l’immobile e iniziò l’opera di riqualificazione, che ha riconsegnato alla comunità uno dei luoghi artistici più straordinari di questo angolo di Toscana. Molti i turisti che, soprattutto d’estate, si aggirano tra la chiesa, il chiostro e il convento. Negli anni passati sono state organizzate al suo interno celebrazioni religiose in occasione di ricorrenze speciali, come i matrimoni.La chiesa ha pianta a croce latina con abside quadrato. La copertura è a volte a crociera. Gli affreschi all’interno della chiesa, del ‘400, sono di artisti quali Paolo Schiavo, il Maestro Liberato da Rieti, Bicci di Lorenzo. Di particolare pregio “L’Annunciazione” del fratello di Masaccio Giovanni di Ser Giovanni detto lo Scheggia. Attualmente sono in corso lavori di ristrutturazione per la realizzazione di un archivio, della biblioteca e di un museo dei reperti archeologici ritrovati durante gli scavi del 1991.

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