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Aumenti Tari. Polemiche a Montevarchi. L’assessore Bucciarelli. “La causa è l’applicazione del metodo Arera. Noi eravamo contrari”

A Montevarchi stanno arrivando le bollette della Tari e soprattutto sui social monta la protesta, con cittadini in aperta polemica per il notevole incremento delle tariffe. Sulla vicenda è intervenuta in queste ore Cristina Bucciarelli, assessore al bilancio e ai tributi, che ha spiegato le motivazioni di questa impennata. “Malgrado gli sforzi effettuati in questi anni per il contenimento della Tari – ha detto – da questo anno, l’applicazione del metodo Arera ha determinato, come era stato annunciato, un aumento esponenziale dei costi a carico dei cittadini”. Con l’applicazione del nuovo Metodo tariffario rifiuti (Mtr) introdotto dall’Autorità nazionale di regolazione per energia reti e ambiente, nel corso del 2021 è cambiato il calcolo delle tariffe per il servizio di raccolta e gestione dei rifiuti urbani. Il nuovo metodo tiene conto di tutti i costi a livello gestionale di raccolta, trasporto e trattamento dei rifiuti urbani, a partire dall’ammontare effettivo a bilancio e non più su valori di previsione. Come ha spiegato l’assessore il nuovo metodo di calcolo è andato ad impattare pesantemente sull’elaborazione delle tariffe, perché non è più in vigore alcun limite di crescita sui costi variabili.
“Mi preme evidenziare che l’amministrazione comunale di Montevarchi ha contestato e criticato aspramente il metodo Arera, decisione presa dall’alto, dal Governo Gentiloni nel 2017 – ha aggiunto Bucciarelli – Un incremento inaccettabile, tanto che, insieme ad altri 10 Comuni della provincia di Arezzo, Montevarchi aveva presentato un ricorso contro la delibera dell’Autorità di Ambito che ha adottato il metodo di calcolo Arera. Tuttavia il Tar aveva respinto il ricorso preferendo non entrare nel merito della questione”.
Bucciarelli si è detta consapevole che l’aumento delle tariffe sta avvenendo in un momento storico di particolare crisi per famiglie e aziende, (“nel silenzio più assoluto di Governo e Regione che non hanno fatto niente in merito, a vantaggio totale dei gestori”). Il Pef del Comune di Montevarchi per il 2022 è di € 4.942.838, i costi variabili arrivano a € 3.571.915 mentre quelli fissi calano a € 1.364.258. “Quindi quest’anno con il metodo Arera avremo un generale aumento delle tariffe delle utenze domestiche, poiché la parte variabile è legata al numero dei componenti delle famiglie, mentre si registra una riduzione del 25% per le tariffe delle utenze non domestiche – ha spiegato – E’ evidente che la gestione dei rifiuti non funziona, negli anni si sono registrati notevoli incrementi delle bollette, nonostante la nostra amministrazione fosse sempre riuscita a contenerli dal 2016 ad oggi, tant’è che il nostro Comune è il secondo più virtuoso della provincia di Arezzo, avendo un aumento del PEF 2022 solo dell’1,65% rispetto ad aumenti che raggiungono quasi il 7%”.
L’assessore al bilancio ha poi ricordato le azioni messe in campo dalla giunta per abbattere i costi del servizio: il recupero dell’esenzione per circa € 130.000 e le sanzioni per l’abbandono dei rifiuti per oltre € 12.000. “Ma l’unica soluzione possibile è che il potere decisionale sulla gestione torni in mano ai Comuni, questo è l’unico modo per contenere le tariffe sui rifiuti e avere il controllo sui costi – ha spiegato – Il dirigismo regionale e le mega Ato non hanno portato alcun beneficio al cittadino, manifestando tutti i limiti di una politica fallimentare che ha avvantaggiato solo i gestori. Dobbiamo riportare la gestione dei servizi almeno in ambito provinciale, per la vicinanza ai territori, senza decisioni calate dall’alto, senza metodi di calcolo sui rifiuti omologati per tutti i Comuni che non tengono conto di chi è stato più virtuoso nella raccolta differenziata e nella riorganizzazione del servizio.
Per venire incontro agli utenti – ha concluso Bucciarelli – il Comune di Montevarchi ha posticipato il pagamento della tassa a fine ottobre con la ripartizione in 4 rate scadenti il 31.10.2022, 30.11.2022, 31.12.2022 e infine il 31.01.2023”.

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