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A Castelfranco di Sopra torna l’Annunciazione di Simone Pignoni, ricollocata nella Chiesa di San Filippo Neri

di Franco Giunti
La chiesa di San Filippo Neri di Castelfranco di Sopra, nel quattrocentesimo anniversario della canonizzazione del Santo (1622 – 2022), è tornata ad arricchirsi dell’Annunciazione di Simone Pignoni, (olio su tela 150×120 cm), uno dei principali esponenti del Seicento fiorentino.
L’opera, donata intorno al quinto, sesto decennio del 1600 da Maria Francesca Mazzatorti, ultima discendente di quella casata, e collocata nella cappella della Santissima Annunziata a sinistra dell’altar maggiore, era rimasta al suo posto fino al 1973 quando la Soprintendenza ai beni culturali di Arezzo la ritirò per restaurarla. In seguito ad un equivoco sulla provenienza, il dipinto era stato inviato alla pieve di Sant’Eleuterio a Salutio, Comune di Castel Focognano e diocesi di Arezzo, ma nel 2014 la castelfranchese Silvia Malduri, ricercatrice e insegnante, iniziò ad interessarsi del quadro per scoprire dove fosse finito. Nel 2018 lo storico dell’arte Alessandro Nesi, pur senza fonti documentarie, giunse all’individuazione esatta dell’autore, dando notizia dell’opera e Silvia Malduri, insieme alla storica dell’arte Lucia Bencistà, cominciò a preparare un’ampia e ricca documentazione di prove per riportare l’Annunciazione del Pignoni nella sua collocazione originaria.

Il dipinto rappresenta il momento esatto in cui l’Arcangelo Gabriele appare in un fulgore improvviso a Maria e descrive la reazione immediata della Vergine, che istintivamente si alza, colta da stupore e spavento; viene illustrato figurativamente quanto descritto nel versetto evangelico inciso sulla sommità dell’ altare che l’ha sempre ospitato: “Turbata est in sermone eius, expavescit Virgo de lumine”. Il Pignoni coglie quel preciso istante, come spesso accade nei suoi quadri, dove egli predilige rappresentare l’apice, il momento culminante dell’azione. La scena è resa in maniera essenziale, la prospettiva è ravvicinata, vi sono solo i due protagonisti posti in primo piano e gli unici elementi descrittivi sono lo squarcio di luce sul fondo scuro, il prezioso leggio visto di profilo all’estrema destra e le due rose ai piedi della vergine, suoi attributi tradizionali insieme al giglio sorretto dall’angelo.

Oggi la chiesa di San Filippo Neri ha nuovamente accolto la preziosa opera con un’inaugurazione alla quale hanno partecipato il sindaco di Castelfranco Piandiscò, Enzo Cacioli, la vice sindaco e assessore alla cultura, Angela Fortunato, il parroco di Castelfranco di Sopra, don Domenico Maria Grandi, e le due ricercatrici Lucia Bencistà e Silvia Malduri, quest’ultima innamorata dell’arte, del suo paese e nella circostanza autrice di un’agile ma preziosa pubblicazione: “L’ annunciazione di Simone Pignoni nella chiesa di San Filippo Neri a Castelfranco di Sopra”.

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