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Treni. L’assessore regionale Baccelli sui disagi. “Il servizio ferroviario è costantemente monitorato dalla Regione”

L’assessore regionale ai trasporti Stefano Baccelli interviene sui disagi dei pendolari, in risposta ad una interrogazione che era stata presentata da Fratelli d’Italia.  L’esponente di giunta ha prima di tutto ricordato che il riconoscimento del bonus in caso di mancato rispetto dei limiti dell’indice di affidabilità è una caratteristica del contratto tra Regione Toscana e Trenitalia non riscontrabile nelle altre regioni. Prevede una forma di riconoscimento economico all’utente in caso di irregolarità del servizio che assorbe ed amplia il regime di attuazione dell’ordinaria indennità”. Nello specifico, l’algoritmo adottato per il calcolo dell’indice di affidabilità prevede la combinazione dei minuti di ritardo e dei minuti di soppressione, diviso il numero di treni programmati. Un limite che, come ha ricordato Baccelli, è cresciuto costantemente nel corso degli anni, per sollecitare il gestore al miglioramento continuo: dal 97.00% al 98.00%. “Su questi dati né Trenitalia né Regione Toscana effettuano alcuna ulteriore modifica”. L’ultimo dato disponibile è quello del mese di agosto 2022 dove due linee, la Firenze-Empoli-Siena e la Siena-Grosseto, hanno nuovamente avuto un indice inferiore al 97.5%”, ha spiegato l’assessore.
Baccelli si è soffermato poi “sulla media annua (periodo gennaio-settembre 2022) della puntualità , che è dell’89.7%, inferiore al dato del 2020 (91.5%) e del 2021 (90.5%), dove hanno circolato un numero inferiore di treni regionali e Alta Velocità, ma superiore a quella del 2019 (89.4%), confrontabile per quantità di servizi. “Non va poi, dimenticato – ha proseguito Baccelli – che il servizio ferroviario è costantemente oggetto di monitoraggio da parte della Regione, sia attraverso i periodici confronti delle strutture tecniche con i gestori, che nelle riunioni della cabina di regia con le direzioni regionali di RFI e Trenitalia, per monitorare la situazione sulle linee toscane, analizzare le criticità e soprattutto comprendere le motivazioni dei disservizi occorsi e definire congiuntamente soluzioni”.
Gli incontri con i gestori sia tecnici che tecnico-politici in vista della riapertura delle scuole e la ripresa in pieno delle attività, si sono svolti a partire da fine luglio, per coordinare la
comunicazione ai pendolari e ai cittadini del servizio.
Riguardo all’informazione ai pendolari, l’assessore ha ricordato che “gli strumenti utilizzati vanno dall’app dedicata Muoversi in Toscana, ai principali canali social, mentre non sono al momento previste le implementazioni proposte, visto che già da alcuni anni l’invio in automatico di notifiche ai viaggiatori rispetto agli eventi sui servizi regionali avviene già, in Toscana come in alcune altre regioni, attraverso l’app Trenitalia.
Capecchi si è dichiarato “parzialmente soddisfatto”. “Ci fa piacere, ma ci preoccupa anche un po’ il riferimento alla riconfigurazione dei servizi che si appresta a fare Autolinee toscana perché ad oggi quel servizio funziona solo parzialmente”, ha detto, e ha aggiunto che “per il momento si è sostanzialmente tagliato; salvo alcune piccole linee,ci sono stati tagli ai servizi e un aumento dei costi a carico dei cittadini”. “L’interrogazione – ha poi spiegato Capecchi – nasceva dalle segnalazioni che ci sono giunte da molti utenti che sono stati travolti da una situazione di emergenza dei trasporti in cui quel sistema di notifica ha mancato al suo ruolo”. “Per questo- continua- proponevamo sistemi alternativi per indirizzare le scelte dei cittadini per scegliere in modo tempestivo i mezzi di trasporto” ma “è chiaro che si sia tornati attorno all’89,4 – 89,7 di percentuale su alcune linee, che è al di sotto di quello che è previsto come limite minimo per la puntualità”.

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