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Reggello, le opposizioni attaccano: “non accolta una nostra integrazione ad un ordine del giorno PD sul caro energia”

Non accolta dal gruppo PD in Consiglio Comunale di Reggello un’integrazione redatta dalle opposizioni ad un ordine del giorno presentato dalla maggioranza che impegna il Governo a prendere misure per contenere il caro energia. Scatta la polemica politica. “L’integrazione delle minoranze- scrive la capogruppo della Lista Civica Veronica Nenci- chiedeva alla Giunta di stanziare almeno una parte dell’avanzo di amministrazione, che ammonta nel totale ad un 1 milione e 300 mila euro, per istituire un fondo di solidarietà per le famiglie che ne facciano richiesta, tramite un bando trasparente, che le aiuti a pagare le bollette di gas e luce. Né più né meno di quello che ha fatto il vicino comune di Figline e Incisa Valdarno. Un piccolo segnale ai cittadini che, a parole, si dice sempre di voler tutelare, ma che, appena se ne presenta l’occasione, vengono messi in stand by per valutare non si sa bene che cosa.Ricordiamo- prosegue la nota dell’esponente dell’opposizione- che l’avanzo di amministrazione è stato utilizzato, almeno per un quinto del suo ammontare, per coprire l’Imu e l’Irpef non pagata dai nostri cittadini, il che ci dovrebbe dare l’allarme sul fatto che, visto che questo fenomeno è in ascesa col passare degli anni, probabilmente la tassazione comunale andrebbe rivista, anziché aumentata per i soliti che pagano e poi coprire l’evasione con l’avanzo di amministrazione. Ad ogni buon conto, il PD ha respinto l’integrazione con le seguenti motivazioni:se il Governo non ci autorizza a fare un’operazione del genere, noi abbiamo le mani legate. Cosa che non commento neanche- afferma Veronica Nenci-  perché ne va dell’onestà intellettuale di chi l’ha detta. L’altra motivazione è stata che il Comune non ha mai lasciato solo nessuno, basta rivolgersi ai Servizi Sociali. L’intento nostro era proprio di rendere trasparenti i criteri con cui si aiuterebbero le famiglie in questa congiuntura, famiglie magari ‘nuove’ nel chiedere aiuti e che avessero il diritto di potere avere un bonus una tantum, senza magari doversi umiliare a chiedere un appuntamento all’assistente sociale.” L’ultima motivazione è stata “prima di impegnarsi in una cosa del genere, dobbiamo vedere se questo avanzo serve a noi per pagare le bollette degli edifici comunali. Cosa che- continua Nenci-  quando la propose il capogruppo di Fratelli d’Italia, ovvero di accantonare una parte dell’avanzo di amministrazione per garantire il pagamento delle bollette almento degli edifici scolastici, fu respinta al mittente anche in malo modo. Ma tanto, ormai, è prassi che dai banchi della maggioranza si dica una cosa e poi si rinneghi di averla detta: basta il tempo di spegnere il micorofono e la versione è già cambiata. Io, comunque, rimango sempre disponibile a mettere a disposizione le registrazioni dei dibattiti in Consiglio Comunale.”

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