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Broker CFD: tutto quello che c’è da sapere su FP Markets

Broker CFD: tutto quello che c’è da sapere su FP Markets

 

I broker che svolgono la loro attività in Italia sono sempre di più, ma solo alcuni di loro riescono ad emergere per qualità ed efficienza. Uno di questi è sicuramente FP Markets: l’intermediario si autodefinisce come il broker forex numero uno al mondo. Potrebbe sembrare una spacconata, ma è la verità: nel corso di questo 2022 FP Markets ha fatto incetta di premi e riconoscimenti, completando un triplete che nessuno era mai riuscito a fare.

I premi conquistati sono quelli di Best Global Value Awards ai Global Forex Awards (ed è la quarta volta consecutiva), di Best Forex Partners Program in Asia e di Best Forex Broker in Europa. Ma pensare che FP Markets permetta di operare solo sul mercato del forex sarebbe riduttivo: parliamo di un broker CFD che consente di investire anche in altre categorie di asset quali azioni, materie prime, indici, metalli, bonds e criptovalute. Per avere maggiori informazioni a riguardo, è possibile consultare la guida che spiega come funziona FP Markets presente su Brokerforex.it, portale di riferimento nel mondo del trading online dove trovare, in particolare, approfondimenti dedicati al funzionamento dei mercati valutari.

FP Markets: broker CFD regolamentato

 

Il broker australiano FP Markets è uno dei più importanti a livello internazionale ed offre ampie garanzie in termini di sicurezza e di rispetto delle norme a tutela degli utenti e dei loro capitali. FP Markets infatti è un broker regolamentato, che ha ottenuto le licenze dall’autorità australiana ASIC e da quella cripriota CySEC.

Grazie a questa ha potuto ricevere anche l’autorizzazione della Consob a prestare i suoi servizi pure in Italia. E gli italiani dimostrano di apprezzare tantissimo questo broker: l’esperienza (il broker è nato nel 2005), la possibilità di scegliere tra diverse piattaforme, l’ampia gamma di asset negoziabili, la convenienza e la qualità del supporto clienti sono i fattori principali che hanno decretato il suo successo anche nel nostro paese.

Su cosa è possibile investire con FP Markets

 

Come detto, FP Markets è famoso in modo particolare tra chi investe nel mercato dei cambi: il broker permette di negoziare tutte le valute principali, ovvero euro, dollaro statunitense, yen, franco svizzero, dollaro canadese e dollaro australiano, ma anche tutte le più importanti divise esotiche, per un totale di più di sessanta coppie di valute. Ma, come detto, il broker tramite i contratti per differenza permette di investire anche in altri mercati.

Nel catalogo degli asset sono presenti più di diecimila azioni quotate sui mercati americano, australiano, londinese, di Hong Kong e Singapore. Si può investire anche su una ventina dei principali indici globali. Le materie prime negoziabili sono tante e di diverso tipo: metalli, materie prime alimentari e materie prime energetiche. Ovviamente non mancano le criptovalute, anche se al momento la scelta è limitata a Bitcoin, Ethereum Ripple, Litecoin e Bitcoin Cash. È possibile anche fare trading di Bonds.

Piattaforme, tipologie di conto e funzionalità

 

Chi sceglie FP Markets come suo broker di riferimento deve prendere una decisione sulla piattaforma e sul tipo di account da utilizzare. Per quanto riguarda la piattaforma MetaTrader 4/5 sono disponibili il Conto Standard ed il Conto Raw, mentre per quanto riguarda la piattaforma IRESS si può scegliere tra Conto Standard, Conto Platinum e Conto Premier. È necessario leggere con attenzione le condizioni prima di fare la scelta; ad ogni modo, FP Markets si conferma come uno dei broker più convenienti.

Conveniente, ma anche completo, vista l’ampia gamma di servizi, strumenti e funzionalità a cui può accedere l’utente. FP Markets ha sviluppato la sua versione del Copy Trading, che permette di replicare le mosse dei più bravi e di imparare dai trader di successo. Sono disponibili anche il mirror trading con MyFXBook AutoTrade, il servizio Autochartist con vari indicatori, segnali e suggerimenti, il materiale didattico (videocorsi, ebook, webinar e così via) e l’immancabile conto demo.

 

 

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