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Punti luce a San Giovanni. La Lega attacca la giunta Vadi. “Ennesimo errore ed incapacità di programmazione”

A San Giovanni non si placa la polemica sullo spegnimento dei lampioni, dopo le ultime decisioni dell’amministrazione comunale. La Lega Salvini Premier ha attaccato la giunta Vadi, ricordando che risparmiare sui costi energetici e ridurre i consumi non può coincidere con una minor sicurezza per i cittadini.
Quello a cui ci troviamo di fronte – ha detto la capogruppo Chiara Legnaiuoli – è l’ennesimo errore ed incapacità di programmazione e scelta politico-amministrativa da parte del sindaco e della sua amministrazione. Quali sono state le procedure da porre in essere o comunque discusse alternative al far piombare in uno scenario spettrale un paese intero? La via più semplice è stata percorsa; evitando, con prassi ormai consolidata, il confronto con le opposizioni, anche con la Lega. Per il sindaco Vadi e per la sua giunta è sufficiente procedere facendo finta di niente, con i paraocchi. Davanti al problema è stato come passare da una stanza all’altra nella propria casa, cosa facciamo? Si spengono le luci. Bene, e quali altre possibilità potevano considerarsi? – Ha aggiunto Legnaiuoli – Si dice sempre che svolgere il ruolo dell’opposizione sia semplice: dire no e criticare è facile! Questa sarà forse l’idea di opposizione del Pd (ne vediamo ampi saggi adesso a livello nazionale), ma sinceramente non appartiene alla Lega”.
Il Carroccio ha sottolineato che un piano di risparmio e la revisione dei bilanci sono proposte da poter sviluppare e che esistono modalità che potrebbero indurre, se ben articolate, un effettivo risparmio. Si tratta di corretti partenariati pubblico-privato, del rinnovamento dei vecchi impianti con la sostituzione a led dei lampioni cittadini (“che doveva esser portata avanti dall’amministrazione in tempi non sospetti e non adesso in tutta fretta”), di interventi di bilanciamento e ottimizzazione degli impianti termici negli edifici pubblici che potrebbero portare ad una riduzione dei costi in bolletta fino al 30%.
La Lega ha poi proposto di impiegare i risparmi ottenuti in un fondo di sostegno per la fornitura ad esempio di bancali di pellet per le famiglie più fragili oppure in un bonus energia comunale da distribuire una tantum alle famiglie che ne fanno richiesta, ovviamente in funzione dell’Isee. “A tutto ciò – ha proseguito Legnaiuoli – va affiancato il discorso delle Comunità energetiche rinnovabili, in discussione già tra i vari atti del Comune, dove i cittadini, le attività commerciali, la pubblica amministrazione e le imprese decidono di dotarsi di impianti comuni per la produzione e l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili, con benefici economici ma anche ambientali e sociali. Sono sostenute dai finanziamenti del PNRR e dei Fondi Strutturali. Perché invece di continuare a parlare non ci organizziamo fattivamente? Ci sono realtà e aziende di San Giovanni che potrebbero aiutarci in questo con enormi benefici per tutti: l’IVV ad esempio, ma anche VisiaLab, ABB… Anche il Governo farà, necessariamente, la propria parte – ha continuato – è previsto uno stanziamento straordinario nelle misure del Decreto Aiuti Quater, per supportare famiglie e imprese a contrastare la crisi energetica, da approvare a breve. Sono comprese le proroghe fino a dicembre delle agevolazioni e le misure più urgenti da mettere in atto. E ancora c’è la Legge di Bilancio, con l’eventuale nota di variazione del DEF da inviare a Bruxelles entro il 30 novembre. Bisogna divulgare le informazioni corrette: l’esistenza di agevolazioni per i titolari di Partita Iva in regime ordinario e le Imprese che possono beneficiarne per ridurre, in parte, i costi delle utenze di luce e gas”.
“Risulta invece più facile, con tono paternalista e bieco (appunto “sinistro”) creare falsi allarmismi nei confronti dei cittadini. Intimidirli con la proiezione di “dover tagliare i servizi alla persona per pagare le bollette”! E’ semplicemente vergognoso e inaccettabile politicamente – ha detto ancora il consigliere comunale leghista – i cittadini pagano già consistenti e sempre maggiori tributi al Comune, e il sindaco dice di usare quei soldi per pagare le bollette comunali?? Non è appunto in grado di reperire risorse anche nelle pieghe del suo bilancio? E’ peccato chiedere di rivederlo nel senso di regimare quanto più possibile le spese al momento non così urgenti? O si sa solo attaccare il nuovo governo nazionale di centro-destra perché non si ha, nella sostanza, niente da dire? Risparmiateci questo teatrino indegno e indecoroso!”

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