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San Giovanni. La raccolta differenziata cresce del 14% in quattro anni. E ad agosto 2022 siamo quasi al 60%

A San Giovanni, nel 2018 la percentuale di raccolta differenziata era  del 39,21%. E’ salita al 46,56% nel 2019 e al 50,60% nel 2020. L’anno 2021 non ha ottenuto ancora la certificazione ma, in base a calcoli presuntivi, la percentuale dovrebbe attestarsi intorno al 53,30%. Se poi viene analizzato il report indicativo calcolato dal gestore dei rifiuti in base al metodo standard,  che riporta anche le percentuali mensili, la raccolta differenziata a marzo 2022 si attestava intorno al 53,86%, ad aprile al 53,04%, per poi passare nel mese di maggio al 58,03%, a giugno al 57,91%, a luglio al 57,38%, ad agosto al 58,93%, dato più alto mai registrato a San Giovanni. Questi alcuni numeri enunciati questa mattina dall’assessore all’ambiente Laura Ermini, che ha ricordato  come già dal momento della chiusura dei cassonetti, avvenuta il 27 di aprile, nei mesi successivi la raccolta differenziata sia aumentata di 4/5 punti percentuale. “Un dato assolutamente importante positivo e che testimonia come si stia finalmente consolidando la coscienza ecologista dei cittadini di San Giovanni Valdarno”, ha detto. E’ stato poi affrontato il tema della o Tari. Se confrontiamo il periodo che va dal primo maggio al 25 ottobre del 2022 con lo stesso periodo dell’anno precedente, si sono avute 183 denunce in più, con un incremento del 39,44%. Le persone quindi, con l’introduzione delle tessere 6card, si sono affrettate a regolarizzare la propria posizione.  Rimane pressoché stabile il numero delle sanzioni erogate per abbandono incontrollato dei rifiuti. Nel dettaglio nell’anno 2021 sono state 111 le sanzioni per abbandono di rifiuti, mentre nel 2022, fino ad oggi, sono già 127. Occorre però da dire che nel 2021 il sistema sanzionatorio iniziò intorno al mese di maggio mentre oggi mancano ancora le mensilità da ottobre a dicembre. “Approssimativamente potremmo dire che la media delle sanzioni rimane stabile, facendo pensare che esista una sorta di nocciolo duro di persone che ancora non hanno compreso quanto sia importante avere cura del territorio dove si abita, per se stessi e per gli altri”, ha detto l’assessore Ermini.

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