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Prosegue l’iniziativa contro il gioco d’azzardo promossa da Conkarma e dalle sezioni soci Coop. Gli scacchi l’antidoto giusto

Fino all’8 novembre prossimo sarà possibile sostenere il progetto “Gioco scaccia gioco”, promosso dall’associazione Conkarma in collaborazione con la sezioni soci Coop di Montevarchi, San Giovanni e del Valdarno Fiorentino e con la Fondazione Il Cuore si scioglie. Sono già stati raccolti oltre 5.000 euro – frutto delle iniziative sul territorio e dalle donazioni su Eppela – che la Fondazione raddoppierà così da permettere l’avvio del progetto.
Molti i cittadini che hanno già aderito all’iniziativa pensata per sensibilizzare la popolazione e prevenire e contrastare il disturbo da gioco d’azzardo, soprattutto tra i giovani, offrendo un’alternativa sana e stimolante: gli scacchi. Questo gioco permette di sperimentare una sana competitività, sviluppare la risoluzione del conflitto, il problem solving e la comprensione delle emozioni.
Quanto raccolto sarà utilizzato per sostenere una serie di laboratori di scacchi nel Valdarno, l’acquisto di set da gioco che saranno regalati ai comuni del territorio, il punto informativo itinerante nei luoghi di ritrovo e l’organizzazione di incontri di sensibilizzazione rivolti a genitori e famiglie.
Da qui all’8 novembre si punta a raccogliere altri 2.500 euro, che saranno raddoppiati dalla Fondazione, anche grazie a nuovi eventi programmati. In particolare venerdì 4 novembre, alle 20, nei locali del Circolo Arci G. Simonti (Via Ponte alle Forche, 1 – S. Giovanni Valdarno) si terrà una cena di raccolta fondi (prenotazione obbligatoria entro mercoledì 2 novembre telefonando al numero 331 1380711)
I risultati della prima fase della campagna sono stati presentati questa mattina, nel corso della conferenza stampa che si è tenuta presso la sede dell’associazione Conkarma, alla presenza di Alessia Spedicato Barboni, presidente Conkarma, di Vincenzo Dainelli, presidente della sezione soci Coop di Montevarchi, di Sara Biagi, Vicepresidente della Fondazione Il Cuore si scioglie e di Giovanni Beninati, della Direzione soci Unicoop Firenze.

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