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“Ivo il tardivo. Indagine su una pellicola folle e straordinaria”. Il libro di Benvenuti sul film girato a Castelnuovo d’Avane

Ivo il tardivo è uno dei film più celebri del noto regista e attore toscano Alessandro Benvenuti. Fu girato negli anni 90 a Castelnuovo d’Avane, il vecchio paese abbandonato del comune di Cavriglia che per molte settimane si trasformò in un meraviglioso set cinematografico. Un borgo che si appresta adesso a rivivere grazie ai 20 milioni di euro di fondi europei. Ma quel film, rimasto nella testa e nel cuore di Benvenuti e di tanti altri protagonisti dell’epoca, è stato raccolto in un bellissimo libro che è stato presentato ieri alla Mediateca Toscana. “Ivo il tardivo. Indagine su una pellicola folle e straordinaria”. Questo il titolo del volume, che il regista ha scritto insieme a Philippe Chellini e Enrico Zoi e Alessandro Benvenuti e che ripercorre la realizzazione dell’omonimo film, girato in gran parte in Valdarno.

Era il 1995 e questa produzione cinematografica ha segnato un importante traguardo nella carriera registica di Alessandro Benvenuti, iniziata nel 1981 con Ad ovest di Paperino, che portava in scena la comicità del trio I Giancattivi – come il successivo, Era una notte buia e tempestosa – e proseguita con Benvenuti in casa Gori (e negli anni seguenti con il secondo capitolo, Ritorno a casa Gori), Zitti e mosca e Belle al bar, solo per citare alcuni dei principali titoli, pellicole rimaste nella storia di quello che è stato definito un vero e proprio genere: la commedia cinematografica toscana.
Il film vede inoltre Alessandro Benvenuti interpretare di uno dei suoi più bei ruoli, quello di Ivo, un ragazzone con problemi psichici, con un cuore grande, la passione per l’enigmistica e una spiccata vena artistica, personaggio che ha introdotto al cinema il tema, molto poco affrontato sul grande schermo, della “diversità mentale”.
Il libro racconta del set a Castelnuovo in Avane, borgo abbandonato che rinascerà a nuova vita grazie al Pnrr e alla scelta della Giunta regionale.
Altra importante caratteristica del film e del volume presentato è infatti la testimonianza del paese ormai abbandonato da anni, che fa da sfondo alla storia raccontata. Il luogo nel quale è stato girato Ivo il tardivo, potrà infatti rinascere a nuova vita grazie ai 20 milioni di euro messi a disposizione dal Ministero per la cultura, in dote con il Pnrr: il Governo aveva chiesto a ciascuna Regione di scegliere un borgo da valorizzare, e la scelta della Giunta regionale è caduta proprio su Castelnuovo dei Sabbioni, che rinascerà con il suo antico toponimo originale: Castelnuovo in Avane.
Il volume raccoglie le voci del regista e attore Alessandro Benvenuti, della troupe e del cast, compresi i figuranti e la massiccia presenza di “maestranze” locali. La prima parte è una cronaca, piena di aneddoti irresistibili, di quanto avvenuto sul set, alla quale segue un’attenta analisi filmica, che fornisce possibili chiavi di lettura di una pellicola che dietro un’apparente veste “leggera”, affronta contenuti profondi e tematiche difficili, come l’autismo e la diversità mentale. A corredare il libro, una nutrita carrellata di foto scattate durante la lavorazione del film. Un film che fu possibile realizzare a Cavriglia grazie alla grande amicizia che legava e lega tuttora Alessandro Benvenuti al sindaco di allora, Enzo Brogi, attuale presidente del Corecom Toscana, che seguì il passo dopo passo, insieme a molti suoi concittadini, le riprese di quella straordinaria pellicola.

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