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Il 4 novembre 1966 la grande alluvione che mise in ginocchio anche il Valdarno

Il 4 novembre 1966 è una data tristemente indimenticabile per Firenze, la Toscana e il nostro Valdarno. È il giorno che mise sotto acqua interi paesi e frazioni del territorio con la tracimazione del fiume Arno e di molti suoi affluenti. Frane e smottamenti interessarono poi i centri collinari con una casa e relativa famiglia spazzata via dalla piena del Resco sopra l’abitato di Reggello. Fra i centri più colpiti del fondovalle Figline ed Incisa, con l’acqua alta diversi metri. Ma anche Montevarchi con l’esondazione del torrente della Dogana pagò un triste pedaggio alla furia ed all’ inclemenza dal tempo. Da allora abbiamo avuto altre criticità, vedi le alluvioni del 1992 e 1993 ma per tutti, nell’immaginario collettivo, il 4 novembre rimane la data per antonomasia. Questa mattina lo ha ricordato anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. “Ricordo ancora quando nella notte tra il 3 e 4 Novembre 1966 l’Arno si trasformò improvvisamente in un pericolo mortale – ha detto – Le immagini di Firenze ferita dal fango e dall’acqua fecero il giro del mondo ma la città non si arrese. Cittadini e persone da ogni parte si mobilitarono per i soccorsi dimostrando una grande solidarietà. Come Regione abbiamo investito oltre 100 milioni di euro per realizzare interventi strategici di tutela dell’Arno, lo scolmatore e le casse di espansione. Continueremo a farlo per prevenire ogni tipo di pericolo e vivere l’Arno senza paura”.

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