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Lina Wertmuller e l’omaggio al valdarnese Abramo Foggi, che ha riprodotto con i mattoncini Lego il film “Io speriamo che me la cavo”

L’ultimo suo regalo è stata una riproduzione con mattoncini Lego della Torre di Arnolfo, donata al Comune di Castelfranco Piandiscò lo scorso mese di agosto in occasione delle feste del Perdono insieme ad un amico, Giacomo Rossi e a suo figlio Gabriel. Lui è Abramo Foggi e abita nel comune dell’altopiano. Da 12 anni coltiva un hobby particolare, quello di realizzare opere con i famosi mattoncini Lego. Ha cominciato per gioco, costruendo il Pegaso 2 della Regione Toscana. Poi ha iniziato a riprodurre i set cinematografici di svariati film. Innanzitutto “Il Ciclone”, la celebre pellicola di Leonardo Pieraccioni.

“Quest’anno ho riscosso un grande successo al Model Expo Italy di Verona proprio con la riproduzione del film di Pieraccioni – ha detto Foggi – Ma ho realizzato anche il set del Ragazzo di campagna di Renato Pozzetto e, ultimamente, ha riprodotto alcune scene del film “Io speriamo che me la cavo”, con una bellissima sorpresa, una lettera scritta dalla regista Lina Wertmuller nella quale mi ha fatto i complimenti per il lavoro svolto”. La passione. E’ quella che anima la storia di Abramo, appassionato anche di film. Da confratello della Misericordia di Piandiscò la sua prima opera non poteva che essere una copia in scala quasi perfetta dell’elicottero del 118 AW139 Pegcobaso 2. Un velivolo interamente funzionante creato utilizzando mattoncini e altre parti mobili di Lego Technic. Un progetto che ha visto la rivisitazione dettagliata di un modello in scatola di montaggio presente in commercio con l’aggiunta di particolari ad hoc che facessero diventare il modello più simile a quello che tutti noi possiamo vedere in azione. Una copia quasi perfetta che ha fatto il giro d’Italia diventando la mascotte del 118 di Arezzo. Ambramo, per costruirlo, ha utilizzato più di 6.000 pezzi.

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