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Tragedia a Laterina. Muore per un malore calciatore valdarnese di 16 anni. Si allenava con la squadra

Tragedia nel tardo pomeriggio di ieri a Laterina. Durante gli allenamenti della squadra juniores provinciale dell’Arno Castiglioni un 16enne, di origini straniere, residente a Levane, ha accusato un malore. Il suo allenatore, Giovanni Guerrini, e i compagni di squadra lo hanno visto sedersi in mezzo al campo, in quanto accusava giramenti di testa. Il giovane era però lucido e non aveva perso conoscenza. Immediata, ovviamente, la richiesta di intervento dell’ambulanza, che è giunta sul posto. Il calciatore è stato caricato sul mezzo e trasportato all’ospedale San Donato di Arezzo. In base alle informazioni raccolte, sembra che durante il tragitto i controlli clinici effettuati abbiano segnalato che qualcosa non andava. Infatti, nel corso della serata, le condizioni del giovane calciatore sono peggiorate e purtroppo è deceduto. Sconvolti i compagni di squadra e lo staff tecnico della società valdarnese. Giovanni Guerrini, quando ha saputo la notizia, si è precipitato immediatamente al San Donato, dove ha avuto la conferma del decesso. Era un ragazzo originario del Marocco e da circa un mese aveva compiuto 16 anni. Frequentava l’Isis Valdarno di San Giovanni. Aveva giocato nell’Atletico Levane Leona e  adesso era all’Arno Castiglione Laterina. Il suo ruolo era centrocampista. Lo stesso sindaco di Laterina Pergine ha voluto manifestare il suo cordoglio. “Siamo vicini ed esprimiamo le nostre più sincere condoglianze alla famiglia, alla società Arno Castiglione Laterina, a tutti i giovani calciatori per la perdita improvvisa del loro caro compagno di squadra – ha scritto in un post su Facebook –  Ieri sera si è consumata nel nostro stadio una tragedia che ha scosso tutta la nostra comunità: quando viene a mancare un figlio, un ragazzo così giovane, uno sportivo appassionato, si rimane davvero impotenti ed increduli. Questa Amministrazione abbraccia forte i familiari e tutti i giovani amici del nostro calciatore, volato in cielo troppo presto”.

 

 

 

 

 

 

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