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Oltre 2 milioni di euro per ampliare il Pronto Soccorso della Gruccia. A primavera via ai lavori

Partiranno la primavera prossima, probabilmente tra i mesi di marzo e aprile, i lavori di ampliamento e potenziamento del pronto soccorso dell’ospedale di Santa Maria alla Gruccia. Motivi logistici e di opportunità alla base di questa scelta. Non è possibile, infatti, installare i cantieri in un periodo come questo. D’inverno si registra un sovraffollamento delle strutture di emergenza, soprattutto da parte degli anziani e dei più fragili, che talvolta finiscono in ospedale a seguito di forti forme influenzali. Sarebbe stato inopportuno, quindi, intervenire sul pronto soccorso in questi mesi, anche se si andrà in contemporanea, senza interrompere nemmeno un giorno il servizio e la scelta è stata pienamente confermata anche dai direttori di presidio. Già, perché nel territorio della Asl Toscana Sud Est non sarà solo il monoblocco ad essere interessato ai lavori, ma anche altri dodici nosocomi. Quello del Valdarno è tra i più importanti, perché si rivolge ad un bacino di utenza di oltre 100.000 persone, che comprende anche parte del versante fiorentino della vallata. L’investimento complessivo ammonta a circa 2,3 milioni di euro. 1,6 milioni sono risorse statali e regionali, il resto legate al decreto rilancio post covid.
Previsto l’ampliamento degli spazi esistenti mediante la costruzione di due nuovi padiglioni realizzati al posto dei giardini laterali, oltre ad una riorganizzazione degli spazi interni, ed un adeguamento di tutti gli impianti. L’attuale pronto soccorso del Santa Maria alla Gruccia fu quasi completamente riqualificato nel 2012: 900 mq di superficie, quattro ambulatori per i codici minori, altrettanti per i codici gialli, stanza dei pazienti Gli spazi interni furono aumentati di 300 mq, coinvolgendo sia quelli ad uso sanitario che di servizio (triage, sale di attesa e spazi per le cure), con la predisposizione di impianti di avanguardia per le attrezzature acquisite nel tempo. Adesso il presidio necessita di nuovi lavori di adeguamento per rispondere, da una parte, alle indicazioni dettate dalla commissione regionale e dall’altra per risolvere alcune criticità emerse nel periodo di pandemia. Dal 2020 ad oggi, infatti, si è resa evidente la necessità di avere tutti i setting su un unico livello rispetto alla situazione attuale, che vede il pronto soccorso al secondo livello e il reparto di medicina di urgenza e Hdu al terzo. Interventi insomma di grande importanza, che renderanno il presidio valdarnese più accessibile, funzionale e sicuro.

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