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Comunità energetica provinciale. L’Alleanza Verdi-Sinistra attacca Chiassai. “Parla di una cosa che ancora non c’è”

Il gruppo Alleanza Verdi e Sinistra è entrato nel merito della comunità energetica provinciale, di cui ha parlato in questi giorni la presidente della Provincia di Arezzo Silvia Chiassai Martini, confutando alcune tesi. “Abbiamo innanzitutto scoperto di avere una presidente con potere legislativo. Si annuncia e si parla di uno strumento, al momento, neanche normato nazionalmente, inesistente, che Chiassai intende costituire applicando, presumiamo, unilateralmente leggi e norme autoproclamate e andando ben oltre l’autonomia differenziata. Non sappiamo se ridere o piangere – ha detto l’Alleanza – La presidente che mette il balzello sulle comunità energetiche dietro la scoperta
del diritto di superficie e stabilendo una quota per il gestore. Un fatto che sarebbe grave solo per aver pensato di aggravare di costi quello che oggi rappresenta una comunità energetica, e cioè un valido strumento di difesa per i cittadini contro la speculazione ed il caro energia. Ancor più grave sarebbe se il gestore, tanto per cambiare, fosse privato”.
Un’interpretazione della Comunità Energetica che, per i Verdi e la Sinistra, si ripercuote a livello attuativo in una completa snaturizzazione dello spirito e dell’indirizzo che la legge nazionale indica. “La inesistente Comunità Energetica provinciale diventa strumento di profitto effettuando una mera sostituzione dell’attuale condizione – hanno aggiunto – Anche dal punto di vista tecnico si sbagliano definizioni, non si comprende come possa essere una CER unica con l’impedimento, che la Presidente Chiassai conosce bene, di stare all’interno delle cabine di bassa tensione. Semmai dovremo parlare di distretto di Comunità Energetiche”.
Secondo l’Alleanza la presidente Chiassai intende trasformare uno strumento di difesa a disposizione dei cittadini in “uno strumento speculativo. Le facciamo una proposta presidente Silvia Chiassai Martini: si adoperi affinché al più presto possibile vengano legiferati i decreti attuativi e le linee guida per le Comunità Energetiche, senza le quali, lei stessa sa bene, non si possono costituire. Questo sì che sarebbe un’importante aiuto!”

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