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Pd. Bonaccini e Schlein in campo. A livello locale bocche cucite. Solo Chienni e Enzo Brogi escono allo scoperto

No-comment. Nessuno vuole uscire allo scoperto. Dalle segreterie locali del Pd, dai sindaci e dai politici di zona bocche cucite in merito alla scesa in campo di Elly Schlein, arrivata pochi giorni dopo quella di Stefano Bonaccini e al successivo endorsement di Dario Nardella. La parola d’ordine è attesa. Attesa di capire se altri si candideranno alla segreteria e, soprattutto, di conoscere nel dettaglio le mozioni e quindi i programmi dei contendenti. In Valdarno solo in due sono usciti ufficialmente allo scoperto. Il sindaco di Terranuova Bracciolini Sergio Chienni, che ha confermato anche nelle ultimissime ore il pieno appoggio al governatore dell’Emilia Romagna, e l’ex consigliere regionale Enzo Brogi, che invece sarà dalla parte della Schlein.
“Le posizioni progressiste che nel tempo Bonaccini ha assunto su diritti, lavoro e sanità pubblica mi trovano d’accordo – ha ricordato Chienni – Riappropriarci di queste tematiche e affrontarle nel modo adeguato è un’urgenza. Appoggio la sua candidatura ma soprattutto l’idea che ne sta alla base, ovvero quella di far tornare ad essere il Pd un grande partito popolare di centrosinistra, radicato nella società, a vocazione maggioritaria. Credo – ha proseguito Chienni – che le prime energie dovrebbero esser spese per rimarcare in modo chiaro e preciso la vera identità del Partito. Stefano Bonaccini ha più volte rimarcato la necessità di comunicare con immediatezza l’Italia che vogliamo, con umiltà e coraggio dire chi siamo, chi vogliamo rappresentare, quale idea di società abbiamo. La narrazione dei valori di centrosinistra spesso rimane schiacciata sotto il peso di dichiarazioni da rincorrere, invece dovremmo dire chiaramente da che parte stiamo quando si parla di sanità, pubblica e per tutti, radicata nel territorio – ha concluso il sindaco – E poi la centralità della scuola, gli investimenti necessari per garantire a tutti il diritto all’istruzione pubblica e allo studio. Immagino un Partito democratico che torni a occuparsi delle fasce più deboli della società, interlocutori verso i quali dovremmo avere una risposta corale, costruendo insieme alle imprese e alle forze sociali uno sviluppo più equilibrato delle nostre comunità”.
Di altro parere Enzo Brogi, a lungo sindaco di Cavriglia, ex consigliere regionale e presidente uscente del Corecom. Domenica è stato a Roma, al lancio della candidatura di Elly Schlein. “Sono appassionato di politica, la mia vita – ha scritto in un post sui social – Cresciuto con Lotta Continua, poi nel Pci. Sono stato anche fondatore del Pd. Ricordo bene le suggestioni di Walter Veltroni al Lingotto, quando sembrava che le vele ci avrebbero portato lontano. Poi ancora impegno e condivisioni anche per Renzi, alle prime Leopolde. Ma prevalgono ambizioni, personalismi, ancora gruppi di pressione, correnti. Di fronte quasi un baratro. Il vento cambia direzione, come accade a tutti noi, e così le vele iniziano a strambare, la nostra barca sempre più a vacillare. I passeggeri si raggruppano, a prua, a poppa, molti sul ponte di comando. Così, invece di aiutare la navigazione, si organizzano in cordate, si agitano, si spostano, rischiano di affondarla – ha proseguito Brogi – A me continuano ad attrarmi i giovani ostinati e contrari, quelli coraggiosi che non intendono arrendersi, che vogliono rompere gli schemi, cambiare la rotta, che combattono le disuguaglianze e le ingiustizie. Per questo sono venuto a Roma, in una periferia degradata, un non luogo delle grandi città, direbbe Mark Augè. C’era Elly Schlein al Monk, uno spazio di musica e di cultura “perché solo dalla musica e dalla cultura possono germogliare idee e progetti nuovi”. Si è candidata a fare la segretaria del PD. Una grande sfida culturale, politica e umana. Osservo e le auguro riesca ad accendere questa speranza”. E gli altri? Andrea Romoli, segretario del Pd di San Giovanni, ha sottolineato una necessità: che i candidati ascoltino le istanze dei territori. “Il Partito, a livello nazionale, questo non l’ha fatto in quest’ultimo periodo e i risultati si sono visti alle elezioni. E’ arrivato il momento di ascoltare di nuovo la base”. Nessun accenno, però, alla scelta che dovrà essere fatta tra la politica di Bonaccini e quella della sua antagonista. Anche a Montevarchi nessuna uscita ufficiale. Dalle parti della Casa del Popolo attendono che la rosa delle candidature si completi. Dal punto di vista politico, però, appare chiara la diversa visione che hanno al loro interno i rappresentanti del Pd locale. C’è la cosiddetta area “ex renziana”, decisamente più vicina alle idee del governatore dell’Emilia Romagna e l’area degli ex Ds, che potrebbe invece appoggiare la Schlein. Ma tutto deve essere ancora deciso. A Figline Dario Picchioni, della segreteria del Partito Democratico locale, domenica scorsa è stato a Roma per ascoltare il discorso della neo candidata. Naturale, quindi, il suo appoggio. Vedremo se altri esponenti del Pd figlinese e incisano usciranno allo scoperto. Il consigliere regionale Vincenzo Ceccarelli si limita ad una breve dichiarazione. “E’ una fase di riflessione. Vedremo”. Una cosa è certa. Quando arriverà il momento, sarà necessario scegliere. Scegliere non solo tra due o più candidati. Ma tra una diversa visione della politica e del futuro del centro sinistra.

 

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