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Pubblicato in occasione del centenario un volume sui Parchi della Rimembranza, che furono istituiti da un valdarnese

Questo 27 dicembre sono decorsi 100 anni esatti dall’istituzione dei Parchi e Viali della Rimembranza in Italia, istituiti su iniziativa del valdarnese Dario Lupi. Proprio in occasione del centenario viene pubblicato il volume del giovane storico Matteo Nanni “La Grande Guerra e il ricordo. Parchi e viali della Rimembranza”, con il quale l’autore ricostruisce la genesi e lo sviluppo dei parchi e viali della Rimembranza in Italia: dalle carte trascritte, esce fuori il ritratto di una società profondamente scossa dai lutti della Prima Guerra Mondiale – che causò la perdita di 680.000 giovani, caduti in battaglia o morti per malattia – e per questo costretta ad elaborare un lutto enorme che aveva colpito quasi ogni famiglia.

Nato a San Giovanni nel 1876 e laureatosi in giurisprudenza, Dario Lupi divenne uno stimato avvocato: interventista e combattente nella Grande guerra, fu uno degli organizzatori delle prime camicie nere Valdarnesi; nel 1921 fu eletto deputato per la circoscrizione Siena-Arezzo-Grosseto e dopo la marcia su Roma fece parte del primo governo di Mussolini come sottosegretario alla Pubblica Istruzione. A meno di un mese dalla marcia su Roma egli lanciò l’idea di istituire “in ogni città, in ogni paese, in ogni borgata” la Strada o il Parco della Rimembranza, affidando “quest’idea nobilissima e pietosa alle scolaresche d’Italia”. I parchi furono poi istituiti appunto il 27 dicembre dello stesso anno. Lo scopo di questi parchi era quello di omaggiare i caduti italiani: per ogni caduto doveva essere piantato un albero con una targhetta e il nome del soldato.

Il volume, prendendo come filo conduttore il ricordo dei caduti, analizza il contesto storico italiano dai primi anni del Novecento alla caduta del fascismo: il lavoro dell’autore, svolto tra gli archivi di romani, fiorentini e abruzzesi, prosegue con l’analisi e la descrizione di 17 dei 52 parchi presenti in Abruzzo, riprendendo una ricerca già avviata dalla Soprintendenza dell’Abruzzo dal 2012. Esempi di parchi e viali della Rimembranza abruzzesi che hanno conservato un’originale connotazione sono i parchi della Rimembranza di Roio Poggio (L’Aquila), Giulianova e San Giovanni Lipioni (che hanno anche le targhette orinali), i viali della Rimembranza di Lanciano e Vasto che sono un tutt’uno con il contesto urbano, i parchi di Fara Filiorum Petri, Penne, Orsogna e Torricella Peligna, armoniosamente integrati con il paesaggio circostante.

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