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Covid. Giani. “La situazione va monitorata. La variante Gryphon è più aggressiva”

Alla luce delle ultime disposizioni in materia di contrasto al Covid, in particolare per chi proviene dalla Cina, la macchina organizzativa toscana è pronta. Lo ha sottolineato il presidente Eugenio Giani, che ha ricordato come sia necessario un monitoraggio della situazione. L’omicron 5 è una variante che in Toscana e in Italia, dove la gran parte della popolazione è vaccinata, si riesce a contrastare con una presenza in ospedale assolutamente gestibile (oggi poco più di 400 persone). “Il rischio – ha detto Giani – è che si passi velocemente a Gryphon, che in Cina, pur nell’assenza di informazioni sanitarie dettagliate, sappiamo che sta crescendo. E si tratta di una variante diversa e più aggressiva.  I tamponi ci serviranno dunque a sequenzare l’evoluzione del virus”. 
“La Regione – ha precisato ancora Giani – si muove in assoluta coerenza con disposizioni nazionali: attuiamo l’ordinanza del ministro”.  Con un di più: la preoccupazione di “allestire alberghi sanitari per chi risultasse positivo e non ha un domicilio dove isolarsi”. I passeggeri in arrivo dalla Cina saranno sottoposti a tamponi rapidi; chi risultasse positivo sarò sottoposto anche a tampone molecolare e, nel caso di conferma, ad isolamento fiduciario, da cui si potrà uscire, a differenza della norma generale, solo dopo un tampone molecolare negativo. Fondamentale, nel tracciamento di chi arrivasse in Toscana dalla Cina con uno o più scali, sarà la collaborazione delle compagnie aeree.
Nel 2019, ovvero prima del Covid –  fonte Asseaeroporti – la Toscana ha superato negli scali di Firenze e Pisa gli 8,2 milioni di passeggeri (di cui quasi 5,4 transitati dall’aeroporto pisano).  A Peretola, dove i viaggiatori passati dallo scalo sono stati quasi 2,9 milioni, i cinesi sono stati circa 43 mila. I tamponi a cui saranno sottoposti i passeggeri in arrivo dalla Cina non riguardano comunque solo i cinesi. 

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