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È arrivata la pensione per Pierluigi Ermini: una vita lavorativa da “Comunicatore Pubblico” a Montevarchi. La storia dell’URP “Incomune”

Una carriera interamente dedicata alla Comunicazione, soprattutto quella istituzionale, e al ruolo sociale che questa ha all’interno delle comunità, non solo come semplice mezzo, ma soprattutto come strumento per costruire relazioni e rapporti, offrire supporto ai cittadini ed informare correttamente.
Pierluigi Ermini, per tutti Piero, è un vero e proprio pioniere della Comunicazione istituzionale nel nostro territorio. Con lui è nato il progetto Incomune, con l’Ufficio per le relazioni con il pubblico del Comune di Montevarchi.

Piero Ermini, 64 anni a maggio, da pochi giorni in pensione, ci ha raccontato della nascita del progetto Incomune e di quella che per lui è una vera e propria “passione” oltre che “missione”, la Comunicazione pubblica ed istituzionale.
“Sono iscritto all’Albo dei giornalisti dal 2001 ed ho frequentato la Scuola di giornalismo a Urbino – comincia Pierluigi – dove mi sono laureato nel 2003 con una tesi dal titolo “La comunicazione pubblica e la cultura del nuovo diritto di cittadinanza. Il caso della nascita dell’Ufficio per le relazioni con il pubblico del Comune di Montevarchi” che trattava proprio della creazione del progetto Incomune”. In vista anche dell’attuazione della legge 150 del 2000 che rappresenta un passaggio fondamentale per la comunicazione nella Pubblica Amministrazione in quanto disciplina le “attività di informazione e comunicazione”, definite come attività finalizzate all’attuazione dei principi di trasparenza ed efficacia dell’azione amministrativa.
Ecco infatti che il 3 novembre del 2003 apre a Montevarchi l’URP, l’Ufficio per le relazioni con il pubblico. Lì insieme ai tanti servizi offerti ai cittadini, è sostanzialmente nata la comunicazione istituzionale montevarchina e lì è sempre stata, dall’ufficio stampa, al giornalino pubblicato fino al 2016, dalla gestione del sito internet a quella degli spazi social. Lì nasce Incomune il cui compito centrale è, tuttora, la Comunicazione istituzionale: dal rapporto con il cittadino, a quello con gli altri enti e istituzioni, a quello con i media.
“Un ufficio che è stato poi anche studiato da diverse università italiane come Urbino, Padova e Firenze e poi – afferma Piero – preso come esempio da tante altre realtà del territorio. Dal rapporto diretto con le persone fino alla comunicazione e all’informazione, Incomune negli ultimi 19 anni ha cercato di costruire senso di comunità e di vicinanza con le persone”.

“A Montevarchi – commenta – con l’apertura dell’URP nel 2003 abbiamo anche organizzato alcuni eventi culturali come l’Opera Festival, organizzati assieme agli altri uffici comunali. Un servizio che poi riprenderò negli ultimi anni della mia professione come responsabile dell’ufficio cultura e promozione del territorio”.
Nell’ottobre del 2008 poi con lo spostamento dell’ufficio in via Isidoro, sono stati fatti anche “ampliamenti” dei servizi offerti al pubblico. Dall’URP, all’ufficio Enel, da quello della casa, agli uffici per le carte d’identità. Il 16 dicembre 2016 è poi nato l’Urban Center.
“Per me – continua Piero Ermini – è sempre stato fondamentale l’aspetto del servizio rivolto ai cittadini. Quindi non un ufficio in cui si curano “aspetti politici”, ma un qualcosa di utile per il cittadino, uno strumento di relazione e collegamento tra le istituzioni e la cittadinanza. Io sono e mi sento un “Comunicatore pubblico” ed infatti sono anche stato uno dei pochi ad essere stato inquadrato come tale, il Comune di Montevarchi mi ha riconosciuto questo ruolo”. Inoltre, per Ermini il percorso del progetto Incomune rappresenta “il perfetto compimento della legge 150/2000”.

E adesso in pensione cosa farà Piero Ermini? “Sono nonno, quindi diciamo che ho anche motivi familiari che mi terranno occupato, ma il mio impegno in questo ambito non si esaurirà qui. Continuerò ad impegnarmi con l’Associazione Libera, che è per me un vero e proprio stile e scelta di vita, tra l’altro sono anche da poco stato riconfermato come referente per i prossimi 3 anni e poi sicuramente continuerò a scrivere, il che è per me una vera e propria passione. Da qualche anno ho un mio blog personale dove scrivo di quello che penso. Per quanto riguarda l’URP invece, sicuramente questo saprà crescere e rinnovarsi grazie a chi vi lavorerà”.

Dopo una vita lavorativa dedicata alla Comunicazione pubblica e istituzionale, Pierluigi ha voluto salutare e ringraziare tutti quelli che lo hanno accompagnato in questo viaggio, come aveva già fatto nei giorni scorsi in un lungo post sulla sua pagina Facebook.
“Innanzitutto devo dire che a Montevarchi ho attraversato diverse Giunte e diverse Amministrazioni. Ho sempre anteposto a tutto la professionalità ed il mio impegno in questo ambito. Vero è – dichiara Ermini – che mai nessuna parte politica ha voluto mettere pressione sull’URP. Ringrazio quindi chi nel 2002 ha voluto realizzare tutto ciò, il Sindaco per eccellenza che ha capito il valore della Comunicazione istituzionale Giorgio Valentini, assieme all’assessore Chiara Galli”. Non solo. “Mi piace – continua – poter ricordare tutti i colleghi con cui ho condiviso tutto ciò. Questo è stato possibile grazie ai miei tanti compagni di viaggio presenti in tutti gli uffici. Questo percorso è stato possibile grazie alla collaborazione di tutti”.

Un esempio di dedizione e passione per quello che si fa. “Da quando nel 1995 qualcuno a me caro – conclude Piero Ermini – mi chiese quando avrei scelto io cosa fare da grande e poi dalla mia formazione all’Università di Urbino ho capito che questa sarebbe stata la mia strada. Dal primo giorno del mio arrivo a Montevarchi poi ho lavorato a questo, ne ho fatto lo scopo professionale della mia attività, frutto dei miei studi e delle mie competenze. Aver potuto fare ciò che mi piaceva ha fatto sì che non abbia mai lavorato un giorno con fatica e questo per me è stato importantissimo”.

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