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Serristori, interviene il consigliere a Reggello Veronica Nenci: “dubito che al centro della Giunta ci sia interesse per la persona”

Continuano a Reggello le polemiche politiche sull’ospedale Serristori. Oggi interviene la capogruppo della Lista Civica Veronica Nenci la quale fa riferimento al comunicato stampa del Presidente del Calcit Bonaccini che parla del silenzio del Sindaco di Reggello “sul nostro presidio ospedaliero – scrive Nenci- perché è ‘nostro’ a tutti gli effetti, anche se si trova nel comune di Figline e Incisa Valdarno. Vorrei consegnare alla riflessione dei miei concittadini quanto contenuto nel programma di mandato dell’attuale amministrazione che recita: ‘Non possiamo inoltre prescindere dal ruolo centrale che deve svolgere nel Valdarno il Presidio Ospedaliero del Serristori: pur nella consapevolezza di non avere competenze dirette sui temi della sanitò ospedaliera, chiediamo a Regione Toscana e Azienda Sanitaria di definire quanto primo la realizzazione dei patti territoriali siglati nel 2013 ad oggi in fase di aggiornamento e rivisitazione a seguito anche della pandemia da Covid-19. Il rilancio delle funzioni del Presidio Ospedaliero Serristori non è solo una questione dal Valdarno Fiorentino, ma rientra in una prospettiva di area più ampia, all’interno della Società della Salute, in sinergia con l’Ospedale Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri.’ Il silenzio del nostro Sindaco- continua Nenci- che sembra accettare come ineluttabili tutti gli accadimenti che ben conosciamo (e che erano anche ben prevedibili) mi fa un po’ dubitare sul fatto che sia davvero la ‘persona’ al centro degli interessi di questa Giunta e del suo programma elettorale, come si legge in più punti di quest’ultimo e come si sente ripetere ad ogni occasione nelle stanze del Palazzo. Perché se davvero fosse la persona al centro dei loro pensieri, non si accetterebbe così passivamente che tutti i reggellesi  (ricordando che sono tali anche gli abitanti e i villeggianti delle frazioni più a nord come Tosi e Vallombrosa), ma soprattutto le fasce più fragili (che da programma stanno loro tanto a cuore), debbano recarsi nel lontano presidio di Ponte a Niccheri, reso ancora più difficilmente raggiungibile dai perenni lavori in autostrada e dagli incolonnamenti ormai diventati fisiologici per i motivi più svariati. Spesso un’urgenza, passata in autostrada o anche nelle curve interminabili della strada normale, può trasformarsi in fatalità e non si pensi di poterci dirottare all’ospedale della Gruccia, già notoriamente intasato e in affanno, rischiando di mettere in difficoltà anche l’utenza che di diritto dovrebbe afferirvi. Infine- termina l’esponente dell’opposizione reggellese-  se il rilancio delle funzioni del Serristori rientra nella prospettiva più ampia della Società della Salute, una carovana che imbarca più di 10 comuni con problematiche sociali e territoriali completamente diverse fra di loro e che, ancora dopo anni, non riesce ad ingranare la marcia per partire, non oso immaginare che prospettiva catastrofica possa essere.”

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