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Sergio De Caprio, montevarchino, il Capitano Ultimo, commenta l’arresto di Messina Denaro. “La mafia non passa”

“Oggi è un giorno buono per tutti! La mafia non passa”. Lo ha scritto, in un tweet, Sergio De Caprio, montevarchino di nascita, conosciuto come il Capitano ‘Ultimo’ che il 15 gennaio 1993, a capo dell’unità Crimor dei Ros dei Carabinieri, arrestò Totò Riina. E lo ha detto con grande compiacimento, commentando quanto avvenuto stamani a Palermo con Matteo Messina Denaro. Il destino ha voluto che il boss venisse preso, dopo una latitanza lunghissima, il giorno dopo un anniversario speciale: il trentennale della cattura del Capo dei Capi proprio da parte di Ultimo. De Caprio, che nel 2021 è andato in pensione, ha combattuto per decenni la criminalità organizzata e per motivi di sicurezza si presenta in pubblico bendato in gran parte del viso. Nato nel 1961 a Montevarchi, nell’ottobre del 2019 fu protagonista di un incontro pubblico in Valdarno con gli studenti delle quarte e delle quinte classi dell’Istituto Superiore “Benedetto Varchi”. Parlò del suo arrivo in Sicilia, ormai tanti anni fa, alla stazione Carabinieri di Bagheria, alle porte di Palermo, dell’attività investigativa, della sua esperienza a Milano dove, insieme ai colleghi, dette vita all’operazione “Duomo Connection” e poi, ovviamente, dell’arresto di Riina. Il suo modello di riferimento è stato il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, caduto sotto i colpi della lupara.

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