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Vent’anni fa moriva Peter Russel. Castelfranco Piandiscò ha reso omaggio al grande poeta

Sono passati vent’anni dalla morte di Peter Russel, il grande poeta che ha trascorso parte della sua vita in Valdarno, a Castelfranco Piandiscò. E questa mattina l’amministrazione comunale e l’associazione culturale a lui intitolata lo hanno voluto ricordare con una cerimonia nel cimitero di Piandiscò, dove riposa. Erano presenti, tra gli altri, il sindaco Enzo Cacioli e l’assessore all’istruzione e alla cultura Angela Fortunato, assieme ai membri del direttivo dell’associazione culturale Peter Russell. Hanno deposto una corona di fiori sulla tomba. Russel morì il 22 Gennaio 2003 all’ospedale di Santa Maria alla Gruccia.
Il Comune di Castelfranco-Piandiscò si è fatto carico di gestire il prezioso lascito letterario e culturale del poeta inglese. Il patrimonio è costituito da una biblioteca di oltre 9.200 libri e dall’archivio personale, formato da più di 150 faldoni. Il Fondo Russell è stato trasferito nei locali della Casa della Cultura e nella sede dell’ex biblioteca. Una parte del fondo librario verrà catalogata dagli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Benedetto Varchi” di Montevarchi, all’interno di un progetto scuola-lavoro che sarà svolto in collaborazione con l’associazione. Per specifica volontà testamentaria dello scrittore, dopo la sua morte il materiale è stato donato all’amministrazione comunale, con il compito di conservarlo, farlo conoscere e renderlo fruibile.
Si tratta di opere di grandissima rilevanza culturale che costituiscono una risorsa straordinaria per la comunità e per l’immagine del territorio. E’ stata quindi ribadita la volontà, da parte del Comune e dell’associazione Peter Russel, di impegnarsi ancora di più per far conoscere a tutti questo straordinario patrimonio. Russell è stato considerato dalla critica uno dei più grandi poeti inglese della seconda metà del novecento e l’ultimo dei grandi modernisti. Nato a Bristol il 16 settembre 1921, è stato tra i protagonisti della scena culturale inglese degli anni ’50, fondando a Londra la rivista Nine, alla quale collaborarono le maggiori personalità letterarie dell’epoca, tra le quali T.S. Eliot, Ezra Pound, George Santayana, Kathleen Raine.
Dagli inizi degli anni ’60, dopo un soggiorno a Berlino, ha vissuto stabilmente in Italia, a Venezia (fino al 1983) e poi nelle colline del Pratomagno, a Pian di Scò, in un vecchio mulino, “La Turbina”, divenuto la sua casa-biblioteca. Ha insegnato come “poeta residente” in Università canadesi e americane, e all’Università di Teheran fino alla rivoluzione kohmeinista. La sua esperienza letteraria e culturale è stata eccezionale: Russell è stato poeta, saggista, polemista, traduttore, conferenziere; profondo conoscitore delle maggiori culture letterarie e religiose mondiali e studioso di numerose lingue.
Ha conosciuto e frequentato personalmente ed epistolarmente alcune delle maggiori personalità culturali del novecento. Da ricordare il legame con Ezra Pound, frequentato regolarmente fino alla morte.
Si tratta indubbiamente di uno dei maggiori poeti del secolo scorso, che ha vissuto ed assorbito in profondità i nuclei migliori della cultura mondiale, restituendo l’unicità preziosa di questa ininterrotta, enorme esperienza conoscitiva nella straordinaria bellezza dei suoi versi poetici, unendo inscindibilmente vita e scrittura.

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