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Cavriglia. Il progetto del Parco dello Sport non piace al WWF. “Enormi impatti ambientali”

Il WWF di Arezzo prende posizione contro il Parco dello Sport, il grande investimento programmato nei terreni dell’ex area mineraria, il cui progetto è stato presentato dieci giorni fa al teatro comunale di Cavriglia. Si tratta di un’opera da 70 milioni di euro che prevede la realizzazione di un palazzetto dello sport; una piscina semi olimpionica coperta e scoperta; una piscina olimpionica scoperta, e poi ancora un grande parco acquatico, campi da tennis, pallavolo, basket, rugby, calcio, calcetto, atletica, nuovi percorsi benessere, podistici e ciclopedonali, oltre a strutture ricettive inserite nel contesto.
“La nostra contrarietà – ha spiegato l’associazione ambientalista – è basata sugli enormi impatti ambientali che questa operazione determinerà su un’ampia porzione del territorio del Valdarno. Un impatto quantificabile in primis nei 150 ettari, in parte ad uso agricolo, che saranno stravolti in nome di un progetto che si vuole proporre come un intervento di riqualificazione ambientale, ma che di riqualificazione e soprattutto di ambientale ha veramente poco. Negli ultimi decenni – ha proseguito il WWF – un’ampia parte del territorio dell’area mineraria è stato interessato da un processo di rinaturalizzazione spontaneo che ha riportato in questo territorio specie e ambienti di particolare interesse naturalistico, alcuni tutelati dalle Direttive Europee in tema di biodiversità. Valori la cui tutela non necessariamente risulta in contrasto con azioni di sviluppo economico e di fruizione da parte delle comunità. La dicotomia ambiente-sviluppo – ha aggiunto – è stata ampiamente sconfessata da numerose iniziative e progetti, alcuni anche in Toscana, che hanno messo al centro proprio la tutela dei valori ambientali come volano di sviluppo socio-economico dei territori, riconoscendo all’opera e al lavoro dell’uomo un valore connesso alla tutela della biodiversità e del paesaggio. Un approccio quindi completamente diverso da quello perseguito dall’Amministrazione di Cavriglia e che proprio in un territorio di cui la Comunità vuole riappropriarsi, avrebbe avuto un valore ancora maggiore”.
L’associazione ha poi analizzato un aspetto definito particolarmente preoccupante, alla luce dei cambiamenti climatici in atto che renderanno sempre più frequenti fenomeni climatici estremi, come la siccità che ha caratterizzato la scorsa estate. “E’ il consumo idrico che la realizzazione delle opere previste comporterà. Chi pagherà il prezzo finale di un consumo idrico che si preannuncia enorme e tra l’altro concentrato proprio nella stagione più critica? – Si è chiesto il WWF – Infine, ma non per importanza, riteniamo inaccettabile che la Regione Toscana, per bocca del proprio governatore, sponsorizzi apertamente un progetto che ripropone una logica di sviluppo che si pone in contrasto con la tutela dell’ambiente e del paesaggio. Una logica che francamente speravamo appartenesse al passato e che invece viene puntualmente riproposta e sostenuta”.

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