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Una video ispezione del Canale Battagli, che scorre tra Montevarchi e San Giovanni. Intervento del Consorzio di Bonifica

Il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, a seguito di una richiesta del comune di Montevarchi, ha eseguito un accurato check up dei tratti tombati del Canale Battagli. E’ un corso d’acqua che parte dalla diga di Levane e arriva fino a San Giovanni, attraversando il territorio montevarchino e sangiovannese. Il primo impianto risale addirittura al periodo medievale. L’intervento del Consorzio rientra nel quadro della convenzione che regola i rapporti tra tutti i soggetti interessati alla gestione del canale, che si sviluppa alternando tratti a cielo aperto e assicura la fornitura dell’acqua a decine di utenze. In passato ne usufruivano solo quelle agricole, oggi anche domestiche, commerciali e industriali. Il Battagli consente insomma di alleggerire il sistema di drenaggio urbano, ottimizzando la risposta del reticolo al rischio idraulico. Le suggestive immagini dei tratti tombati video-ispezionati con metodi all’avanguardia ha permesso di verificare stato di salute dei manufatti e di programmare un intervento che ha rimesso “in forma” il tracciato soffocato dai sedimenti.
Ad essere sottoposti a “visita specialistica” sono stati in particolare due manufatti, sui quali – da tempo – si addensavano timori sul loro stato e risultava necessaria una verifica interna. Il sifone sul torrente Dogana e quello sul Torrente Giglio sono stati monitorati con apparecchiature sofisticate, che hanno permesso di scandagliare misteriosi percorsi sotterranei realizzati in volte a mattoni, oltre che di verificare lo stato funzionale di queste opere.
Le video-ispezioni, difficili da realizzare sul piano organizzativo a causa della sovrapposizione di differenti necessità e competenze, in realtà, hanno rivelato la presenza di opere ancora solide e robuste, capaci quindi di svolgere perfettamente il loro compito.
Unico problema emerso: la presenza nel sifone del Giglio di accumuli di sedimenti che ne causavano la quasi totale ostruzione. Di qui la decisione di procedere con la caratterizzazione dei materiali e alla successiva rimozione. In questi giorni, l’intervento è stato completato con la stabilizzazione della griglia.

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