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Insediato il nuovo coordinamento del Valdarno di Libera. Pierluigi Ermini confermato referente

In questi giorni di inizio anno si è insediato ufficialmente il nuovo coordinamento valdarnese di Libera, a seguito dell’assemblea dei soci che si è tenuta lo scorso mese di dicembre. Pierluigi Ermini è stato confermato referente e fanno parte del coordinamento 15 persone: Sara Bracchini, Letizia Dei, Nicola Caruso, Nicola Mugnai, Sergio Serges, Mauro Valeri e lo stesso Ermini, che facevano parte del coordinamento precedente; Loris Auzzi, Paolo Marziali, Francesco Verniani, Cesare Gabrielli, Romeo Romei, Maurizio Viligiardi, Elisa Lodi che entrano per la prima volta a far parte dell’organismo, oltre a Veronica Loew Cadonna Referente del Presidio “Giovanni Spampinato” che fa parte di diritto del coordinamento.
Sono tante anche le associazioni che sono ora rappresentate all’interno del Coordinamento del Valdarno: Fraternità della Visitazione, Caritas, Agesci, Associazione di Solidarietà, Associazione per la salvaguardia dei luoghi della memoria, Anpi Valdarno, Comitato Progetto Chernobyl, Arci Valdarno, Cgil Valdarno.
Il nuovo coordinamento resterà in carica per 3 anni e svolge la propria attività sia nel Valdarno Aretino che nel Valdarno Fiorentino.
Nel primo incontro, che si è tenuto nei giorni scorsi, il Coordinamento ha deciso di continuare la sua attività su tanti e diversi campi che investono il contrasto alla criminalità organizzata, e il tema della legalità e della giustizia sociale.
Dall’osservatorio sui reati che vengono commessi nel nostro territorio, alle indagini in corso sulle infiltrazioni mafiose che riguardano anche il Valdarno, ai temi ambientali, alla formazione nelle scuole di ogni ordine e grado, al contrasto al gioco d’azzardo, al recupero dei beni confiscati, al contrasto alle forme di caporalato, a un’attenzione particolare verso le diverse forme di disuguaglianza sociale, alla memoria delle vittime innocenti delle mafie. Senza dimenticare il progetto “Valdarno-Valdisieve E!state Liberi! (, che prevede la partecipazione di giovani del territorio ai campi sui beni confiscati e al “Gioco scaccia gioco”, che quest’anno riguarda circa 800 studenti delle scuole medie superiori del Valdarno. Ci sono poi il tema degli appalti per le opere pubbliche e i rapporti con le istituzioni, la magistratura e le forze dell’ordine e il mondo associativo. “L’impegno del nuovo coordinamento, grazie anche al suo ampliamento – è stato spiegato – vuole essere da stimolo per tutta l’opinione pubblica per una presa di coscienza dei rischi che in tema di infiltrazioni mafiose e di forme di radicamento della criminalità organizzata, anche il nostro Valdarno corre. Al tempo stesso occorre agire di conseguenza, in accordo con il mondo della scuola, sociale, economico e istituzionale del territorio, per promuovere l’impegno verso la propria comunità, un cultura del “noi” contro la cultura dell’ “io”, la ricerca della legalità e della giustizia sociale”.

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