Cerca
Close this search box.

Fimer. I sindacati chiedono un incontro alla Regione

Da settimane la vertenza Fimer è uscita dai radar della comunicazione e i sindacati, in questi giorni, hanno chiesto un incontro ufficiale alla Regione Toscana per affrontare temi cruciali per la vita dello stabilimento di Terranuova. Fiom Cgil, Fim Cisl e Uil Uilm aspettano una data e nel frattempo l’attesa dei dipendenti, ma anche delle aziende dell’indotto, continua. Come noto, Il Tribunale di Arezzo ha concesso il concordato in continuità diretta, dando l’ok al piano che era stato presentato dall’azienda. L’udienza per i creditori è stata fissata per il 2 marzo prossimo. Il provvedimento è stato notificato a settembre, sulla base del piano industriale presentato lo scorso 28 giugno, che, come ha spiegato la Fimer, prevede il pieno sviluppo delle attività produttive di inverters fotovoltaici e delle soluzioni di ricarica per veicoli elettrici. Un progetto che comprende anche il “progressivo ma costante superamento della crisi finanziaria che ha colpito l’azienda durante la pandemia, caratterizzata anche dal grave shortage dei componenti e delle materie prime su scala globale. Tutti fattori che hanno contribuito – unitamente ad altri di natura gestionale – all’emergere e successivo aggravarsi della crisi di liquidità ed al rallentamento delle attività”. Molto importante, per il ritorno a pieno regime delle attività produttive, il supporto di nuova finanza per 45 milioni di euro, autorizzata dal Tribunale. Soldi necessari per finanziare l’acquisto delle materie prime e delle componenti indispensabili per avviare il recupero dell’attività produttiva. A questo punto, però, è fondamentale l’udienza con i creditori, che si terrà tra poco più di un mese.
Per essere omologato, il piano ha infatti bisogno del loro ok. La storia di questa vertenza ha inizio ufficialmente nel mese di novembre del 2021 quando si tiene la prima grande manifestazione di protesta per le vie di Terranuova per la grave situazione finanziaria dell’azienda e in quell’occasione viene chiesto, urgentemente, un tavolo al Mise. Viene fissato per il 7 dicembre e la proprietà Fimer annuncia che ci sono tre fondi interessati ad entrare nella compagine societaria. Il 23 dicembre le organizzazioni sindacali incontrano il nuovo amministratore unico di Fimer ed emerge la possibilità di ricorrere ad eventuali procedure concorsuali. Le feste di Natale, i lavoratori, le passano davanti alla fabbrica, con sit-in e presidi. L’11 gennaio si tiene un nuovo incontro al Mise. Ma anche questo è interlocutorio. La fabbrica è sostanzialmente ferma, e una sola linea produttiva su 16 è operativa. Il 22 gennaio 2022 c’è un consiglio comunale straordinario davanti ai cancelli dell’azienda, alla presenza del governatore della Toscana Eugenio Giani. A Terranuova, poi, il 7 febbraio, arriva anche il Ministro del Lavoro Andrea Orlando, a pochi giorni dal nuovo tavolo ministeriale, programmato per il 10 febbraio. Ma ancora una volta si conclude con poche novità sostanziali.
Intanto il tempo passa, con sindacati e lavoratori sempre più preoccupati. Il 15 aprile nuovo incontro con il Ministero dello Sviluppo Economico e arriva la doccia fredda, con la proprietà che annuncia la volontà di chiedere ulteriori sessanta giorni di tempo per decidere a chi concedere l’esclusiva per trattare la cessione. I primi di maggio il Tribunale di Arezzo decide di concedere i due mesi di proroga al concordato. Poi il nuovo incontro al Mise a giugno, la presentazione del piano industriale da parte di Fimer e l’attesa per la decisione del Tribunale che si pronuncerà positivamente lo scorso mese di settembre. Il prossimo step sarà l’udienza dei creditori.

Articoli correlati