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Keu, Torselli-Capecchi (Fdi): “Disponibili a sollecitare il Governo per la nomina del Commissario nazionale per le bonifiche”

I consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Francesco Torselli e Alessandro Capecchi disponibili a sollecitare il Governo per la nomina di un Commissario nazionale per le bonifiche dei territori inquinati dallo smaltimento illecito del Keu, i fanghi prodotti dalla concia delle pelli, in Valdarno a Levane, dove ha sede uno dei due impianti di frantumazione inerti della società coinvolta nell’inchiesta della Dda di Firenze, e in un lottizzo privato di Bucine, e nell’empolese Valdelsa.
“Quando lo proponemmo nel giugno 2021 la Giunta regionale Toscana ci disse di no oggi, invece, ha cambiato idea e seguito, anche se con ritardo, le indicazioni di Fratelli d’Italia. E’, infatti, opportuno che ci sia una differenziazione tra coloro che hanno ruoli di governo e di gestione dell’ordinario all’interno della Regione e coloro che devono occuparsi di un tema delicato e complesso come quello delle bonifiche” dichiarano il capogruppo Torselli e il consigliere Capecchi, vicepresidente della Commissione Ambiente e Territorio e già componente della Commissione d’inchiesta sulle infiltrazioni della criminalità in Toscana, dopo la relazione che stamani l’assessore regionale all’Ambiente Monia Monni ha letto in aula del Consiglio rispondendo ad alcuni atti.
“L’intervento del Commissario nazionale – sottolineano – sarebbe immediatamente possibile per alcuni siti come il Greenpark di Pontedera, l’area di Bucine nel Valdarno aretino e la Regionale 429 tra Empoli e Castelfiorentino, i cui teloni al vento, per coprire il terreno inquinato, gridano vendetta. Non siamo soddisfatti dei tempi, per ora le bonifiche rimangono soltanto sulla carta. I toscani attendono già da tempo l’avvio degli interventi, invece, anche per lungaggini burocratiche legate ai procedimenti ed all’interpretazione delle norme, ancora non sono partiti”.
“Abbiamo chiesto all’assessore Monni di tornare in Commissione Ambiente a riferire anche di come sta evolvendo l’accordo di programma che è alla base del rapporto tra il comparto conciario, da valorizzare nell’ambito dell’economia toscana, e i vertici della Regione e gli organi di controllo. Un accordo che va rivisto e la cui attuazione, in termini di spese, fatture e rendicontazioni, va analizzata nel dettaglio. Anche per questo motivo, a suo tempo, abbiamo detto che per noi non era esaurito il compito della Commissione d’inchiesta, dalle quale sono, comunque, scaturite ulteriori proposte su cui ancora non è stata data risposta”.

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