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“National Geographic” sulla Setteponti, nel tratto che Bartali percorreva per arrivare poi ad Assisi, in aiuto alla popolazione ebrea

Sabato scorso il Gruppo Sportivo Avis Montevarchi, con altri ciclisti della Fiab di Arezzo, ha accompagnato in bici Andrea Guolo, Enzo Dainese, Gigi Saccardo, Andrea Denadai di National Geograpich, una rivista mensile pubblicata in moltissimi paesi del mondo e tradotta in 31 lingue diverse che conta 50 milioni di lettori, sulla Setteponti. Il gruppo ha percorso il tratto che il grande Gino Bartali utilizzava per raggiungere Arezzo da Firenze per continuare poi il suo viaggio verso Assisi, in aiuto della popolazione ebrea.
Il servizio uscirà sul numero di maggio della rivista specializzata del magazine “Italia in bicicletta”. Percorrendo questa strada, gli inviati dell’importante rivista internazionale hanno potuto scoprire l’enorme potenziale cicloturistico della antica “Cassia Vetus”: dal “ponte de La Gioconda” al monumento nazionale della Pieve di Gropina, dalla bellezza di Loro Ciuffenna con il suo torrente e il suo mulino alle meravigliose Balze del Valdarno, fino ad arrivare alla Pieve di Santa Maria a Sco’, a quella di Cascia, con il Museo del Masaccio e alla Pieve a Pitiana.

“Gli amici di National Geograpich – ha spiegato il Gs Avis Montevarchi – hanno compreso che trascorrere un giorno solo in bici sulla Setteponti è troppo poco”. “Per un ciclista che abita o lavora a Milano, come loro – ha spiegato Dario Clori dirigente dell’associazione mmontevarchina – partire da una città etrusca viva, come Arezzo, attraversare l’Arno all’altezza di un’oasi naturale su un ponte romanico raffigurato ne La Gioconda,  ammirare una serie di pievi millenarie, una più bella dell’altra, tuffarsi nel pliocene, quando ancora l’uomo non esisteva, ed osservare le Balze, i campi di giaggiolo e il piccolo ma importante Museo intitolato al grande Masaccio è qualcosa di incredibile. Per un ciclista che abita nel capoluogo lombardo abituato in mezzo alle auto – ha aggiunto – è difficile trovare tutto questo in un solo giorno su una panoramica poco trafficata”. I giornalisti si sono congedati con la promessa che torneranno per approfondire tutto il fascino storico-naturalistico di questo angolo di Toscana e…per la fioritura del giaggiolo.

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