Cerca
Close this search box.

Montevarchi. Punto Famiglia Villa Pettini e Bethesda sulla tragedia in Calabria. “Lasciar morire in mare è inaccettabile”

Il Punto Famiglia Villa Pettini di Montevarchi e Bethesda Casa della Misericordia sono intervenuti in merito alla tragedia che si è verificata a poche centinaia di metri dalle coste calabresi, con un naufragio che ha provocato decine di vittime, facendo proprie le dichiarazioni rilasciate dal Centro Astalli, la sede italiana del Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati.
“Dolore e sgomento nell’apprendere che su una vecchia barca di legno sono state stipate 250 persone in fuga da Iran, Afghanistan e Pakistan. Si tratta di Paesi senza libertà, democrazia e pace – hanno detto – Le istituzioni nazionali e sovranazionali non rimangano ferme davanti a questa tragedia”. Sono poi partite tre richieste specifiche: un’operazione ampia, strutturata di ricerca e soccorso in mare che metta in salvo vite umane; l’attivazione immediata di canali umanitari dalle principali aree di crisi; l’apertura stabile e proporzionata di vie di ingresso legali come visti per lavoro e nuovi criteri che amplino i ricongiungimenti familiari.
“Lasciar morire in mare è inaccettabile – ha detto Camillo Ripamonti, presidente del Centro Astalli – La politica, di qualunque orientamento, non può non agire per salvare vite umane. Purtroppo le politiche di chiusura ed esternalizzazione delle frontiere europee degli ultimi anni hanno ampiamente dimostrato di essere fallimentari, inutili e di favorire il traffico e la tratta di esseri umani.
Le migrazioni non si possono fermare ma si devono gestire. In questo il diritto internazionale e la nostra Costituzione indicano l’unica strada percorribile: accoglienza, protezione e tutela dei diritti umani per ogni essere umano”.

Articoli correlati