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San Giovanni. Dal 2019 sono stati 175 i soggetti che hanno percepito il reddito di cittadinanza. 47 hanno realizzato progetti utili alla collettività

Reddito di cittadinanza, Progetti utili alla collettività e Tirocini d’inclusione. Ne ha parlato questa mattina a San Giovanni Valdarno l’assessore alle politiche sociali e al welfare Nadia Garuglieri, che ha snocciolato alcuni numeri. Dal 2019 ad oggi sono state 175 le persone che hanno percepito il RdC e di queste, 47 hanno realizzato una serie di progetti utili alla comunità sangiovannese: dalla gestione dell’emergenza sanitaria da Covid19 (triage in ingresso, sanificazione dei locali, sorveglianza sul distanziamento in ingresso e in uscita dai locali scolastici e/o da uffici pubblici, sorveglianza sugli scuolabus), alla manutenzione del verde e decoro urbano, dall’accoglienza all’orientamento negli uffici pubblici, dai progetti afferenti al settore sociale, alla cultura, urbanistica e ambiente. Come noto, chi percepisce un reddito di cittadinanza è tenuto ad offrire la propria disponibilità per la partecipazione a progetti a titolarità dei Comuni, utili alla collettività, in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni. Attraverso un colloquio con le assistenti sociali e con il centro per l’impiego vengono valutati i profili professionali e gli interessi, in modo da capire in quale settore e quale progetto può essere più adatto. Il programma si svolge all’interno del Comune di residenza, mettendo a disposizione un numero di ore non inferiore otto settimanali.
“Dallo scorso anno – ha spiegato Garuglieri – sono previsti interventi ulteriori, sempre rivolti ai percettori di reddito di cittadinanza: i tirocini di inclusione. Hanno lo scopo di reinserire le persone che percepiscono il reddito di cittadinanza nel mondo del lavoro. Ad oggi sono state coinvolte cinque persone”.

Intanto, per conoscere meglio il territorio, capire quali sono i punti di forza e di debolezza, come comune capofila della zona Valdarno del Programma nazionale di inclusione, San Giovanni Valdarno ha proposto la realizzazione di una ricerca che avrà lo scopo di analizzare l’andamento del disagio sociale in collaborazione con l’Università degli studi di Firenze. “In questo modo – ha concluso Nadia Garuglieri – potremo capire come intervenire, cercare di comprendere come sta cambiando lo scenario economico-sociale del nostro territorio, quali sono gli attori in campo e quali le azioni necessarie per ottenere il miglioramento. Sicuramente la ricerca, in fase di avvio, fornirà elementi di conoscenza utili per impostare politiche di welfare sempre più mirate”.

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