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Fimer. L’udienza dei creditori si terrà l’11 maggio

Marzo doveva essere il mese dell’udienza dei creditori di Fimer, ma per problematiche di natura tecnica, non legate alla situazione aziendale, è stata rinviata all’11 maggio prossimo. Uno slittamento che non preclude alcunché, se non quello di posticipare di qualche settimana un appuntamento fondamentale e di accrescere quindi la tensione, naturale, che si respira all’interno dello stabilimento di Terranuova Bracciolini. Ci sono in ballo più di 400 posti di lavoro, senza contare l’indotto. Il Tribunale di Arezzo ha concesso il concordato in continuità diretta, dando l’ok al piano che era stato presentato dall’azienda. Provvedimento notificato lo scorso mese di settembre sulla base del piano industriale presentato il 28 giugno 2022. La storia della Fimer parte da lontano. La vertenza, infatti, si trascina da quasi un anno e mezzo e il prossimo, fondamentale passo è proprio l’udienza con i creditori. Per essere omologato, il piano industriale ha infatti bisogno del loro ok.
La storia di questa “battaglia” ha inizio ufficialmente nel mese di novembre del 2021 quando si tiene la prima grande manifestazione di protesta per le vie di Terranuova per la grave situazione finanziaria dell’azienda e in quell’occasione viene chiesto, urgentemente, un tavolo al Mise. Viene fissato per il 7 dicembre e la proprietà Fimer annuncia che ci sono tre fondi interessati ad entrare nella compagine societaria. Il 23 dicembre le organizzazioni sindacali incontrano il nuovo amministratore unico di Fimer ed emerge la possibilità di ricorrere ad eventuali procedure concorsuali. Le feste di Natale, i lavoratori, le passano davanti alla fabbrica, con sit-in e presidi. L’11 gennaio si tiene un nuovo incontro al Mise. Ma anche questo è interlocutorio. La fabbrica è sostanzialmente ferma, e una sola linea produttiva su 16 è operativa.
Il 22 gennaio 2022 c’è un consiglio comunale straordinario davanti ai cancelli dell’azienda, alla presenza del governatore della Toscana Eugenio Giani. A Terranuova, poi, il 7 febbraio, arriva anche il Ministro del Lavoro Andrea Orlando, a pochi giorni dal nuovo tavolo ministeriale, programmato per il 10 febbraio. Ma ancora una volta si conclude con poche novità sostanziali. Intanto il tempo passa, con sindacati e lavoratori sempre più preoccupati. Il 15 aprile nuovo incontro con il Ministero dello Sviluppo Economico e arriva la doccia fredda, con la proprietà che annuncia la volontà di chiedere ulteriori sessanta giorni di tempo per decidere a chi concedere l’esclusiva per trattare la cessione. I primi di maggio il Tribunale di Arezzo decide di concedere i due mesi di proroga al concordato. Poi il nuovo incontro al Mise a giugno, la presentazione del piano industriale da parte di Fimer e l’attesa per la decisione del Tribunale che si pronuncerà positivamente lo scorso mese di settembre. La procedura di acquisto dell’attività degli inverter solari di Abb da parte di Fimer è stata definita nei primi mesi del 2020. Il gruppo lombardo ha acquistato il sito produttivo di Terranuova Bracciolini, che si aggiunge a quelli già presenti a Vimercate, in Brianza, e in India, a Bangalore.

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