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8 marzo: all’ospedale del Valdarno “Dalla parte di lei”, come cambia il corpo durante la malattia oncologica e le terapie

8 marzo con due momenti dedicati alla salute della donna all’ospedale di Santa Maria alla Gruccia. In occasione della giornata nazionale dedicata all’altra metà del cielo la mattina si terrà l’inaugurazione del nuovo mammografo nel reparto di radiologia e nel pomeriggio alle 17 nella sala Paul Harris è in programma il convegno “Dalla parte di lei”, come cambia il corpo durante la malattia oncologica e le terapie.
“Il titolo dell’iniziativa – spiega la direttrice della Uosd Oncologia Valdarno Simona Scali – è ripreso dal titolo di un famoso romanzo di Alba de Cespedes che ci offre lo spunto per riflettere sulla duplice accezione di questa espressione. Mettersi dalla parte di qualcuno può voler dire mettersi al fianco, prenderne le parti, sostenerlo, ma anche mettersi nei suoi panni, ascoltare il suo punto di vista, provare ad immaginare cosa prova quella persona in una determinata circostanza. Ci vogliamo quindi mettere dalla parte della paziente oncologica sia per sostenerla sia per comprenderla quando la malattia e le cure provocano un cambiamento estetico tale da comportare anche degli importanti risvolti negativi psicologici e sociali”.
Interverranno all’incontro la dottoressa Sara Archinucci, psiconcologa e psicoterapeuta, che aiuterà a comprendere perché il cambiamento fisico ha un effetto psico-sociale così dirompente, e l’estetista di A.P.E.O.( Associazione Professionale di Estetica Oncologica) Gaia Tilli che da anni presta la sua opera gratuitamente per Andos Valdarno e per le pazienti durante e dopo le cure oncologiche e parlerà del ruolo dell’estetista in oncologia e dell’ormai storico progetto “T’insegno un trucco: vedersi bene per sentirsi meglio”.
Infine un focus dell’infermiera dottoressa Laura Sisi sulla prevenzione dell’alopecia da chemioterapia: “L’8% delle donne – conclude la dottoressa Scali – rifiuta le cure a causa di questo effetto collaterale che viene vissuto come il più stressante; proviamo a raccontare quali sono le tecniche a disposizione per limitarlo”.

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