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Il presidente Giani ricorda Aldo Dini, testimone del massacro nazifascista di Cavriglia. “Con lui se ne va una memoria storica”

Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha manifestato il suo cordoglio per la scomparsa del cavrigliese Aldo Dini, sopravvissuto alla strage nazifascista del 1944. “E’ stato un testimone prezioso ma, da oggi, tutto ciò che ci ha lasciato e che ha seminato nelle nostre menti e nello nostre coscienze, continuerà a germogliare e a crescere, rafforzando le nostre radici di democrazia e di, libertà. Ai suoi familiari – ha detto Giani – giunga il mio abbraccio fraterno”. Giani ha ricordato che con lui se ne va la memoria storica di una delle più orrende stragi naziste che hanno insanguinato la Toscana. “A noi spetta adesso il compito di non disperderne la preziosa eredità”, ha aggiunto. Tra il 4 le l’1 luglio 1944 furono uccisi 192 civili innocenti in una serie di terribili massacri messi in atto dall’Unità Hermann Goering della Wehrmacht nelle cinque frazioni di Cavriglia: Castelnuovo dei Sabbioni, Meleto Valdarno, San Martino, Massa Sabbioni e Le Matole. “Si è trattato – ha ricordato – della terza strage più sanguinosa in Italia dopo quelle di Sant’Anna di Stazzema e di Marzabotto. Una strage che Dini ha raccontato anche allo scrittore e vice sindaco di Cavriglia Filippo Boni nel suo ultimo libro “Muoio per te”, che riferisce proprio di questi tragici eventi della seconda guerra mondiale”.

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