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Terza edizione di “Terre degli Uffizi”. San Giovanni si conferma con una mostra su Giovanni Mannozzi

San Giovanni farà ancora una volta parte del progetto degli “Uffizi Diffusi”, la cui terza edizione è stata presentata stamani presso la Fondazione CR Firenze. Questa volta la città valdarnese renderà omaggio ad un altro dei suoi figli più illustri. Giovanni Mannozzi, conosciuto come “Giovanni da San Giovanni”, pittore nato all’ombra del Marzocco il 20 marzo 1592. E lo farà con una mostra intitolata “Bizzarro e capriccioso umore. Giovanni da San Giovanni, pittore senza regola alla corte medicea”, che si terrà al Museo delle Terre Nuove dal 30 settembre 2023 al 6 gennaio 2024. Il percorso di “Terre degli Uffizi” punta alla valorizzazione del patrimonio artistico della Toscana ed è promosso da Gallerie degli Uffizi e Fondazione CR Firenze, dislocando da Firenze i flussi turistici e incrementando i visitatori di vicinanza, grazie al coinvolgimento con i musei periferici già presenti nel territorio e con i Comuni. Questa mattina sono stati illustrati anche i dati, che confermano un aumento medio dei visitatori del 37% rispetto all’anno precedente l’avvio del progetto, con oltre 61.000 visitatori nelle otto mostre allestite e 216.000 euro di incassi per i musei che erano a pagamento. I questionari sottoposti ai visitatori raccontano che il 79% visitava il museo per la prima volta e il 47% dichiara di averlo visitato appositamente per la mostra.
“Siamo molto soddisfatti dall’esito di questo progetto – ha detto il Presidente di Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori – Un’iniziativa che dimostra, nei fatti, la sua validità. Le mostre hanno contribuito ad aumentate sensibilmente la conoscenza e l’affluenza ai luoghi in cui sono state allestite e gran parte del pubblico le ha visitate perché richiamati dal valore della proposta culturale. Abbiamo dunque pienamente raggiunto i principali obbietivi di questa operazione che, fin dalla sua origine, aveva lo scopo di decongestionare i grandi flussi turistici e far scoprire mete e luoghi meno conosciuti ma non per questo meno ricchi di bellezza e di arte. Intendiamo sostenere quel modello di ‘turismo esperenziale’ che sta crescendo notevolmente in questo anno di post-pandemia e che, secondo i più qualificati osservatori del settore, è destinato ad aumentare del 57% entro il 2030″.
“Questa iniziativa, iniziata subito dopo il lockdown, sta avendo un impatto inaspettato – ha aggiunto il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt – Altre ne stanno nascendo di natura simile in Italia, e anche all’estero alcuni direttori di musei, tecnici,  e addirittura amministratori di città oggetto come Firenze di un turismo d’assalto, si interessano al nostro modello per poterlo riproporre. Dopo tre anni, posso solo affermare che un progetto avvertito all’inizio con timore protezionistico, giudicato da alcuni come una spoliazione, ha invece arricchito il territorio e gli stessi Uffizi, le cui opere sono messe in una nuova luce e accolte con entusiasmo. Sono grato a Luigi Salvadori per aver subito compreso  il potenziale educativo e culturale della ‘diffusione’ degli Uffizi, appoggiandola e contribuendo sostanzialmente, con la Fondazione CR Firenze, al suo successo”.
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