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Aggressione ad una capotreno nel tratto tra Firenze e Arezzo. La Fit Cisl aretina chiede maggiore sicurezza

La Fit Cisl aretina è intervenuta in merito alle condizioni di lavoro del personale ferroviario, chiedendo alle Istituzioni una maggiore attenzione alla sicurezza dei trasporti pubblici. Tutto ciò a seguito dell’episodio di aggressione avvenuto ieri ai danni di una capotreno che fa parte dell’impianto aretino, a bordo del Treno 18789 che da Firenze SMN si stava spostando verso Arezzo.
L’episodio è avvenuto all’altezza di Pontassieve intorno alle 20, quando una 43enne brasiliana, residente nell’aretino, stava infastidendo alcuni passeggeri. La capotreno ha chiesto dunque alla donna di scendere alla stazione di Pontassieve e per questo è stata aggredita con colpi alla testa. Il treno è rimasto fermo per circa un’ora alla Stazione di Pontassieve dove sono poi sopraggiunti i Carabinieri e i sanitari del 118. La capotreno è stata portata in ospedale a Bagno a Ripoli. Ha riportato lesioni giudicate guaribili in 10 giorni. Per la brasiliana è scattata la denuncia e la sanzione amministrativa per ubriachezza.
“Chiediamo alle autorità competenti più sicurezza e presenza delle forze dell’ordine sui mezzi pubblici – dichiara Giuseppe Sorrentino, vicesegretario della Fit Cisl Arezzo e segretario dei Ferrovieri di Arezzo – in alcune ore della giornata e in generale per quanto riguarda i trasporti su ferro e gomma. La categoria che rappresento è un comparto di lavoratori che segue orari particolari da sempre. Nell’ultimo periodo però si stanno verificando episodi di violenza tali da far temere che chi si reca al lavoro, a fine turno, anziché tornare a casa deve recarsi prima al pronto soccorso. La tutela dell’equipaggio è fondamentale per garantire la sicurezza anche di tutti i passeggeri. Pertanto chiediamo subito un tavolo di confronto con Prefetto e aziende per trovare soluzioni al problema”.

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