Cerca
Close this search box.

E’ uno studente di 19 anni il giovane valdarnese colpito da meningite. E’ ricoverato al San Donato in condizioni stabili

Ha 19 anni il paziente valdarnese ricoverato all’ospedale di Arezzo in condizioni stabili a causa di una meningite. Lo ha confermato questo pomeriggio la dottoressa Elena De Sanctis, direttore Igiene e Sanità pubblica della Asl Toscana Sud Est. “Il tipo di batterio che ha causato la meningite non è stato identificato – ha detto –  perché il ragazzo, studente dell’Istituto Isis Valdarno, è subito stato trattato con terapia antibiotica dopo essersi presentato in pronto soccorso con i sintomi di forte cefalea. Inizio dei sintomi il 13 marzo e ultimo giorno di scuola il giorno 15 marzo”.
“La tempestiva somministrazione di antibiotici – ha aggiunto la dottoressa – ha migliorato subito la situazione clinica del ragazzo, ma ha impedito di chiarire con assoluta certezza il tipo e il ceppo di appartenenza del batterio responsabile. Con il sospetto, tuttavia che si tratti di meningite meningococcica – è l’invito arrivato dalla Asl – è opportuno che le persone che abbiano avuto un contatto stretto con il giovane si sottopongano a profilassi con specifici antibiotici. I contatti familiari e gli studenti sono già stati chiamati dal servizio di Igiene, in tutto circa 100 persone”.  L’indagine effettuata dall’azienda sanitaria ha permesso di risalire ai luoghi frequentati dal giovane nei giorni precedenti l’esordio dei sintomi.
“Ha frequentato la discoteca Nirvana di Terranuova Bracciolini fra sabato 11 e domenica 12 marzo dalla mezzanotte alle 03.00 circa. Ha inoltre frequentato una palestra: i frequentatori sono già stati contattati dal Servizio di Igiene Pubblica della Zona Valdarno per la profilassi antibiotica”, ha proseguito De Sanctis. E’ stato ricordato che la profilassi dovrà essere eseguita anche se è già stata effettuata la vaccinazione antimeningococcica. Non è necessaria la chiusura degli ambienti frequentati dal malato né la disinfezione. Le persone vicine ai contatti stretti del malato non sono da considerare a rischio. I sintomi possono manifestarsi da due a dieci giorni dal contatto. In particolare, per la forma più grave, irrigidimento della parte posteriore del collo, febbre alta, mal di testa, vomito o nausea, alterazione del livello di coscienza, convulsioni, rash cutaneo di tipo emorragico. In caso di necessità si invita a rivolgersi al proprio medico curante o al Servizio di Igiene Pubblica della ASL per tutte le indicazioni necessarie.

La dottoressa Elena De Sanctis, direttore Igiene e Sanità pubblica della Asl Toscana Sud Est

Cosa è la meningite

La meningite è un’infiammazione delle membrane che avvolgono il sistema nervoso centrale (le meningi) causata da batteri, da virus, da funghi e da altri agenti patogeni. Le più aggressive sono le forme batteriche provocate da vari sierogruppi di Neisseria Meningitidis.
Esistono 13 sierogruppi di meningococco, di cui 5 (A, B, C, Y, W135) sono responsabili della malattia meningococcica invasiva. Tra questi, i principali responsabili della malattia meningococcica in Italia sono i sierogruppi B e C.
In caso di infezione batterica, occorre somministrare la profilassi antibiotica ai contatti stretti intendendo con questa definizione coloro che nei 7 giorni precedenti alla manifestazione dei sintomi abbiano condiviso l’abitazione o un ambiente di studio (la stessa classe), di lavoro (la stessa stanza) o lo stesso mezzo di trasporto per viaggi di almeno 8 ore, abbiano dormito nella stessa casa o mangiato allo stesso tavolo del malato, abbiano avuto contatti con la sua saliva (attraverso baci, stoviglie, spazzolini da denti, giocattoli) o abbiano avuto contatti ravvicinati, siano stati direttamente esposti alle secrezioni respiratorie del paziente (per esempio durante manovre di intubazione o respirazione bocca a bocca).

La vaccinazione

I contatti stretti non ancora vaccinati è opportuno che, oltre alla profilassi antibiotica, si sottopongano anche alla vaccinazione. Profilassi e vaccinazione da effettuare il prima possibile dal contatto.
La vaccinazione è indicata quando si è in presenza di meningite meningococcica.
La vaccinazione contro il meningococco C, oltreché per i contatti di un caso, è fortemente raccomandata e offerta gratuitamente a tutti i bambini e ragazzi fino al compimento dei 20 anni oltre che ai soggetti a rischio per patologia. Per i nati dal 2014 è offerta anche la vaccinazione contro il meningococco B, altro pericoloso batterio causa di meningiti.

 

Articoli correlati